Con una lettera ufficiale inviata nel fine settimana al ministero dello Sviluppo Economico, la Commissione Europea ha dato l’altolà alla norma salva-Mediaset che il Governo Conte 2 aveva inserito e approvato nel decreto Ristori per fermare un’eventuale scalata dei francesi di Vivendi al Biscione. La Ue ravvisa in quella norma, voluta soprattutto dal ministro grillino Patuanelli e sostenuta anche dal Pd, difetti sostanziali e formali che altererebbero la circolazione dei beni e dei servizi in Europa e il libero gioco del mercato nei media. Perciò risulta di fatto inapplicabile.
Con l’intervento di Bruxelles si rimescolano così tutte le carte del contenzioso infinito Mediaset-Vivendi con riflessi anche su Tim. La tempistica infatti è fondamentale perchè lo stop della Ue arriva alla vigilia di un probabile nuovo intervento del Tar sul congelamento delle azioni Vivendi in Mediaset e dopo che la Procura di Milano ha messo i francesi sul banco degli imputati per “manipolazione del mercato” e “ostacolo alle Autorità di vigilanza”.
I primi effetti della mossa di Bruxelles potrebbero manifestarsi già oggi, considerando che in queste ore l’Agcom – secondo quanto anticipato dal suo presidente – dovrebbe avviare un’indagine sul tentativo di scalata di Vivendi in Mediaset. Ma è evidente che una questione così politicamente sensibile arriverà anche sul tavolo della verifica promossa dal premier Giuseppe Conte per tentare di salvare il suo Governo.