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Salone del Mobile 2024, un primato italiano nel design: dal 16 al 21 aprile a Milano

Imagoeconomica

Torna dal 16 al 21 aprile, a Fiera Milano, la prima kermesse internazionale del design, il Salone del Mobile, con i suoi Saloni biennali Eurocucina e il Salone del Bagno. Giunto alla sessantaduesima edizione, il Salone mantiene intatto il suo primato mondiale che ha contribuito, nei decenni, a creare e a far crescere un altro nuovo primato, quello dell’Italia del design come primo esportatore globale. Uno straordinario traguardo che emerge dalla ricerca di Studiabo. L’Italia è infatti diventata, nel 2023, il primo paese al mondo per l’entità e il valore delle esportazioni dell’arredo e delle attrezzature di qualità, di design, l’unico segmento che, a fronte del generale calo dell’export del sistema arredo globale del 10%, è aumentato anche nell’anno appena trascorso. E continua salire. Così il made in Italy ha battuto paesi molto più grandi come la Cina e gli Usa.

Dietro l’Italia, la Germania e la Cina

Dietro l’Italia si piazzano Germania e Cina, ma sono soprattutto i prodotti delle gamme medio-alte e alte, le più importanti, le più remunerative per le aziende e per il Paese e in costante crescita. Si tratta degli arredi più richiesti e apprezzati al mondo, contraddistinti dal design italiano e dalla sua competitività. Parliamo di tutto ciò che riguarda l’abitare: gli spazi di vita e lavoro, dalla cucina al divano, all’illuminazione dall’oggetto, dai casalinghi all’elettrodomestico, dall’ufficio, alla discoteca, agli yacht. “Nel 2023 – dichiara a FIRSTonline Marcello Antonioni, socio e amministratore di Studiabo – l’esportazione del segmento Premium precedono ampiamente Cina e Germania. Nella illuminotecnica l’Italia si trova subito dopo la Germania superando Stati Uniti, Messico e Cina. Di nuovo il primo posto mondiale con il settore del tessile per la casa, davanti a Germania e Francia. Per quanto riguarda l’ambiente cucina nel suo insieme di mobili e elettrodomestici, l’Italia è il terzo paese esportatore di mobili dopo la Germania e il Vietnam. Mentre per quanto riguarda il builtin (cucine, piani e forni) contende il terzo posto alla Spagna, dietro la Germania e la Thailandia”. Va notato che quasi tutti i comparti del gigantesco sistema casa italiano – allargando la panoramica anche a pavimenti, rivestimenti e componenti – vantano una quota export che spesso arriva all’80% e, in alcuni segmenti di extra lusso, al 90%.

Export in crescita costante

Quali sono, nel dettaglio, i numeri di questo costante aumento del made in Italy sui mercati mondiali? “Nella media del 2023 la domanda mondiale di Sistema Arredo – risponde Antonioni – ha evidenziato una flessione di circa 10 punti percentuali nei valori in euro (-12.3% nella misurazione a prezzi costanti). Al contempo le esportazioni italiane di Sistema Arredo hanno saputo limitare le penalizzazioni del contesto della domanda, chiudendo l’anno con una riduzione dell’1,5%nei valori in euro, grazie alla forte crescita dei flussi delle fasce di prezzo/qualità più elevate (+19.7% nei valori in euro). Nel 2023 le esportazioni italiane di Sistema Arredo hanno saputo mantenersi su valori di massimo storico (9,3 miliardi di euro), grazie al contributo fortemente positivo delle vendite sui segmenti Premium-price. In particolare, l’anno scorso l’export italiano di Sistema Arredo di fascia alta di prezzo/qualità è aumentato di circa 1,1 miliardi di euro (+40% rispetto al 2022), a fronte – invece – di un calo di oltre 1.2 miliardi di euro dei flussi delle fasce medio-basse di prezzo/qualità”. Dunque emerge un trend trasversale – ed è qui l’elemento più interessante – che si articola in due sotto tendenze.

Un valore aggiunto non sostenuto

La prima riguarda il fatto che sui mercati mondiali il made in Italy dell’intero sistema casa è visto come esempio di qualità e design impeccabile, e, secondo, che questo trend è in continua ascesa per tutti i segmenti anche per quelli, come per esempio gli elettrodomestici che non sono al primo posto delle esportazioni mondiali (ma ai primissimi posti). Mentre i segmenti Premium di altri paesi scendono. Questo dimostra, per esempio, che i giganti cinesi e turchi che stanno facendo shopping del made in Italy dell’elettrodomestico, entrano o entreranno in possesso di fabbriche e centri di R&D dai quali escono apparecchi sempre più ambiti dai consumatori di fascia alta. Tuttavia, né il governo (dove è finito il golden power del bianco?) né il sistema bancario sono al passo con questa evoluzione, soprattutto nel supportare operativamente questo valore aggiunto del nostro “made in” costituito dalle Pmi, l’ossatura portante, molto più delle mega aziende, delle esportazioni. “La sfida della crescita per le imprese esportatrici italiane del Sistema Arredo – osserva Antonioni – appare strategicamente legata alla capacità di intercettare le maggiori opportunità di domanda sui segmenti Premium-price, sui quali il made in Italy risulta assai competitivo”.

I Saloni e le aziende, motori del primato

Di questo grande “spettacolo” che promette di essere la Design Week Milano di aprile con i suoi Saloni racconteremo dimensioni, trend, retroscena, oltre agli eventi più importanti, rimandando comunque i lettori ai siti del Salone del Mobile e del fuori Salone che tutto raccontano giorno per giorno, ora per ora. Quali sono i trend che gli eventi di aprile faranno emergere? Una progressiva integrazione tra indoor e outdoor, frutto del lungo lockdown, che ha creato in tutto il mondo la voglia di stare di più all’aperto, di cucinare, rilassarsi, mangiare, divertirsi in terrazza, sul balcone, sul prato. Ecco, dunque, i mobili e le attrezzature per le cucine outdoor, un made in Italy semiprofessionale, anche in edizioni “mini” per piccoli spazi.

Dal rosa Barbie del salotto al guru Gadget

E poi un’Eurocucina che vedrà finalmente mobili e elettrodomestici nello stesso spazio, in un’esposizione ad anello molto invitante e scenografica. Oltre che appetitosa visto che arriveranno chef stellati e delizie italiane della tavola. Molto rosa Barbie spalmato su divani, letti, rubinetti, mega frigo, cappe (le più belle, quelle di Elica) … Bagni che diventano salotti, sale wellness, discoteche, e poi una rassegna di hi tech secondo l’ultimo trend i Guru Gadget, visti al Ces e al Kbis di Las Vegas, strumenti smart molto sexy, con sensori che ascoltano, visitano, massaggiano, stimolano il corpo e la mente per un totale relax. Più realisticamente gli stand del made in Italy del mobile metteranno in scena divani, armadi e tavoli che a comando si allungano, si riducono, si aprono e si illuminano: design e tecnologia coniugati nei nobili distretti italiani dell’arredo secondo la migliore tradizione dell’ebanisteria artigianale arricchita da finiture e funzioni uniche.

A conferma che i Saloni sono sempre il primo crocevia del design mondiale ecco che torna anche quest’anno, per la seconda volta, il board della più importante fiera nordamericana della casa, il Kbis, The Kitchen&Bath Industry Show, un ritorno che è innanzitutto un riconoscimento a quello che viene considerato l’evento mondiale del design e, al tempo stesso, un momento fondamentale per incontrare chi ha contribuito a renderlo tale e i perché di questo perdurante primato.

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Categories: Economia e Imprese