Salini Impregilo si consolida in America del Sud. La società ha presentato un’offerta per la componente civile di un progetto del valore complessivo di circa 600 milioni di dollari riguardante l’espansione di Yacyretà, una delle più grandi dighe del suo genere al mondo, costruita proprio da Salini Impregilo negli anni ’90.
La notizia dà sprint al titolo che a Piazza Affari guadagna oltre il 6%.
“Obiettivo del nuovo progetto – come spiega Salini in una nota – è aumentare del 9% la capacità di produzione di energia elettrica dell’impianto, pari oggi a 3.2 GW, per ulteriori 270 MW.”
Come detto in precedenza, il gruppo guidato da Pietro Salini ha un rapporto pluridecennale con la diga in questione, avendo partecipato alla sua costruzione fino al 1998. La realizzazione di quella che all’epoca era la diga più lunga del mondo (quasi 70 km) proseguì in diverse fasi per oltre un decennio.
“Salini Impregilo è molto interessata a contribuire alle nuove sfide ingegneristiche del paese e alle iniziative prese dal governo del Presidente Mauricio Macri per investire in infrastrutture”, continua la nota. Fino al 2022, il governo ha pianificato un investimento pari a 26,5 miliardi di dollari americani in progetti infrastrutturali, anche facendo ricorso al sistema di public-private partnership, che coinvolge investitori privati
Ricordiamo che nel continente sud americano Salini Impregilo è già presente in vari settori: dall’idroelettrico alla costruzione di strade e ponti, ferrovie e metropolitane, fino costruzione del nuovo canale di Panama. Dal punto di vista territoriale è presente in Colombia, Brasile, Perù e Argentina.
La volontà di rafforzarsi in Sud America sembra piacere agli investitori che continuano a tenere sotto i riflettori il titolo. Il rialzo di oggi segue infatti il mini-rally realizzato il 30 aprile dopo l’annuncio della volontà di quotarsi a Wall Street entro un anno con probabile addio a Piazza Affari.