Va in archivio l’esercizio 2013 del nuovo gruppo Salini Impregilo, che si è chiuso in utile con un risultato netto di 99 milioni di euro a fronte della perdita di 117 milioni dell’anno precedente. Ad annunciarlo è una nota della società di costruzioni. I ricavi pro-forma del neonato gruppo nel 2013 si sono attestati a quota 3,97 miliardi (+13,6%) con un ebitda più che raddoppiato a quota 426 milioni (210,4 mln nel 2012). Il portafoglio ordini complessivo del gruppo a fine anno ammonta a 28,8 miliardi.
Il cda di Salini Impregilo, riunito oggi, ha proposto di assegnare agli azionisti di risparmio un dividendo pari a 0,26 euro per ciascuna azione. Questa decisione, insieme ai risultati positivi riportati a bilancio, ha dato slancio al titolo del gruppo, che a metà mattinata guadagna oltre il 2% a Piazza Affari.
Il consiglio d’amministrazione della società ha dato anche il via libera al nuovo piano industriale del gruppo per il periodo 2014-2017. I principali target al 2017 prevedono ricavi a 7 miliardi, un ebitda di circa 800 milioni, un ebit di circa 500 milioni e una posizione finanziaria netta positiva per 500 milioni. Media annua dei nuovi ordini dovrebbe essere superiore ai 7 miliardi.
“Nonostante il perdurare di un contesto economico globale incerto – si legge nella nota -, la strategia commerciale alla base del nuovo piano prevede una crescita progressiva dei ricavi totali del gruppo dal 2014 al 2017, derivante sia da nuove acquisizioni che dal portafoglio esistente a fine 2013”. Il gruppo punta all’espansione in aree ritenute strategicamente importanti e ad alto potenziale, come America del nord e Australia.
Sul fronte dell’aumento di capitale, l’ad del gruppo Pietro Salini ha espresso il suo ottimismo: “Crediamo che il percorso delineato dal piano industriale sia una buona opportunità per i nostri azionisti, e per questo guardiamo con fiducia al previsto aumento di capitale che, attraverso il ripristino del flottante, permetterà l’entrata nella compagine azionaria di Salini Impregilo di nuovi investitori”.