Attraverso un aumento di capitale e un placement, che sarà riservato ai soli investitori istituzionali, Salini Impregilo punta ad aumentare il flottante dall’attuale 10% al 25%. Inoltre, a partire dal 2014, il gruppo – che nel 2013 ha distribuito un dividendo alle sole azioni di risparmio – punta a un pay-out minimo del 20%. Lo ha annunciato l’amministratore delegato Pietro Salini dopo aver presentato questa mattina i conti 2013 e il nuovo piano industriale.
“Prevediamo un aumento di capitale del 10% – ha spiegato il manager – , che ripristinerà il flottante del 10%, cui si aggiungerà un private placement del 5%”. Quanto alla tempistica, “pensiamo di farlo il prima possibile, anche perché è utile per il titolo. Noi siamo pronti”.
Sul fronte delle vendite, la cessione della Todini Costruzioni Generali avverrà “entro fine anno”, ha continuato Salini, precisando che ci sono “colloqui in corso” perché si tratta di “un asset non strategico”. Se la Todini fosse stata consolidata nei conti 2013 del gruppo ci sarebbe stato un impatto negativo di 60 milioni sull’Ebitda.
All’inizio del pomeriggio il titolo in Borsa di Salini Impregilo guadagna un punto percentuale, a 4,496 euro.