In aumento la percentuale di italiani che compreranno in occasione dei saldi invernali 2017: il 58,5% contro il 55% dell’anno passato. La percentuale rimane comunque molto inferiore a quella registrata cinque anni fa, quando si arrivò a sfiorare il 70%. Sono i numeri di un’analisi condotta da Confcommercio-Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research.
Le preferenze di acquisto – secondo la ricerca – spettano a capi di abbigliamento (92,1%), calzature (79,2%), accessori (32,1%) e biancheria intima (27,4%). Fino a 200 euro il budget di spesa per il 78,1% dei consumatori.
In crescita, seppure lieve rispetto al gennaio 2016, le aspettative delle imprese: il 23,3% ritiene che in occasione dei prossimi saldi invernali i propri punti vendita saranno visitati in misura maggiore rispetto alla stagione precedente.
Il 48,2% dei negozi proporrà mediamente non oltre il 30% di sconto sugli articoli posti in saldo. Sale al 4,7% la percentuale di imprese che proporrà prodotti ad oltre il 50% di sconto.
Le imprese del commercio al dettaglio che sostengono che i saldi invernali 2017 incideranno oltre il 30% sulle vendite totali sono il 6,4% (contro il 6,2% del 2016).
Il 59,5% delle imprese del commercio al dettaglio non si dichiara d’accordo con la liberalizzazione totale dei saldi, mentre quasi 8 imprese su 10 condividono l’idea di istituire una data unica per l’inizio saldi a fine del mese di gennaio.