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Salame patrimonio della gastronomia italiana: Cremona gli dedica una grande Festa e compare anche il gelato al salame

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Il salame è molto più di un semplice insaccato: rappresenta una delle eccellenze del patrimonio gastronomico italiano, espressione di tradizioni antiche e sapienza artigianale. Questo salume crudo e stagionato, ottenuto da carne macinata e grasso, deve il suo nome all’operazione di salatura, fondamentale per garantirne la conservazione. Solitamente, alla base del salame c’è carne di maiale, arricchita con spezie locali come aglio, pepe, finocchio o macis. Esistono, tuttavia, varianti preparate con carne di capra, pecora, cavallo, asino o selvaggina, come il cinghiale.

Ogni regione d’Italia ha sviluppato le proprie ricette e tecniche di preparazione, che includono anche l’utilizzo di ingredienti come latte o vino per favorire la stagionatura. La carne viene insaccata in budelli naturali o artificiali e, durante la fase di stagionatura, il salame si ricopre di muffe bianche che ne proteggono la qualità e ne caratterizzano l’aspetto. In alcune aree, come in Romagna o Toscana, è diffusa la pratica di conservare i salami sotto cenere per conferire ulteriori aromi. Questa ricca storia non poteva che essere celebrata in un evento speciale: la Festa del Salame di Cremona. Dal 4 al 6 ottobre 2024, Cremona si trasformerà nella capitale italiana del salame, ospitando la sesta edizione di una manifestazione dedicata a questo prodotto tanto amato.

La storia del salame

Questo insaccato è il frutto di una lavorazione sapiente che risale a secoli fa. Le sculture medievali nel Battistero di Parma e nel Duomo di Fidenza testimoniano scene di produzione del salame. Da Modena a Parma, l’arte della norcineria ha avuto un ruolo centrale nella vita economica e culturale delle regioni del Nord Italia. Già nel 1598, i Salsicciai e Lardaroli modenesi stabilirono regole per garantire la qualità dei prodotti, ponendo le basi per un’industria che oggi unisce tradizione e innovazione.

Il salame è stato per secoli sulle tavole delle nobili famiglie italiane, dai Farnese ai Borboni, passando per la duchessa Maria Luigia d’Austria, e ha continuato a rappresentare una delle eccellenze del patrimonio culinario del nostro Paese. Sebbene la tecnologia abbia portato innovazioni nel settore, il tocco artigianale resta un elemento essenziale per la qualità del prodotto finale.

La Festa del Salame a Cremona

Durante la manifestazione, diverse tipologie di salame provenienti da tutta Italia saranno protagoniste. Tra queste, il Salame Cremona IGP, con la sua consistenza morbida e il profumo intenso, sarà il simbolo dell’evento. Ci saranno anche il Salame Mantovano, caratterizzato da una morbidezza inconfondibile, e il Salame Contadino, dal gusto dolce e speziato. Per chi ama esplorare nuovi sapori, non mancheranno varianti come lo Strolghino parmense, il Salame di capra, più magro e delicato, e il Salame di asino, dal sapore ricco e tenero.

La festa non si limita alla degustazione del salame: salamelle, cotechino, speck, luganega e molti altri prodotti della tradizione norcina italiana saranno presenti, offrendo un’esplosione di sapori che racconterà la varietà della nostra cucina. Il tutto sarà accompagnato da birre artigianali locali, selezionate appositamente per esaltare le caratteristiche di ogni salume.

La festa offre un’ampia gamma di eventi gratuiti per un pubblico di tutte le età, tra cui degustazioni, showcooking e dimostrazioni culinarie, dove chef creativi presenteranno piatti unici, mettendo in mostra la versatilità di questo insaccato tanto amato. 

L’evento, organizzato da Confartigianato Imprese Cremona e dalla Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, con il patrocinio del Comune di Cremona e della Regione Lombardia, ha ormai guadagnato un posto di rilievo nel panorama degli eventi enogastronomici italiani.

Le novità di quest’anno

Tra le novità di quest’anno, verranno presentate iniziative originali come la maxi focaccia al salame lunga otto metri e farcita con ben 30 kg di salame – realizzata dagli studenti dell’Alberghiero della Scuola Einaudi – e una stele composta da 300 rosette farcite con salame, che ricorderà la famosa Stele di Rosetta, in una parete edibile alta 2 metri. Questi momenti non solo sorprenderanno i visitatori, ma rappresentano anche un modo per mantenere viva l’atmosfera conviviale e genuina che caratterizza l’evento.

Altra novità il Gelato al Salame. Questa curiosa delizia unisce un sorbetto al salame a una spuma di Grana Padano, racchiusa in una brioche di sfoglia salata, per un’esperienza che ridefinisce i confini del dolce.

Non meno creativo, il “marubino sbagliato” reinterpreta un classico cremonese grazie all’abilità di Achille Mazzini, un rinomato chef locale. Ispirandosi al famoso Negroni sbagliato, questo piatto promette di essere una sorpresa gastronomica da non perdere.

La Festa del Salame è più di una semplice fiera gastronomica. È un viaggio nella storia, un’immersione nei sapori della tradizione e un’occasione per scoprire il fascino di un prodotto che, pur restando ancorato alle sue radici, continua a evolversi e a stupire.

I commenti

I protagonisti della Festa del Salame di Cremona non nascondono l’entusiasmo per un evento che si è affermato come un punto di riferimento per l’enogastronomia italiana. Barbara Mazzali, assessore al Turismo di Regione Lombardia, lo descrive come una “vetrina strategica per promuovere i nostri prodotti d’eccellenza”, sottolineando l’importanza del turismo enogastronomico, che rappresenta una “risorsa inestimabile” per la regione, attirando visitatori desiderosi di scoprire sapori autentici. Anche il Sindaco di Cremona, Andrea Virgilio, ha sottolineato il legame tra il Salame Cremona IGP e le radici agricole locali, definendolo un simbolo della tradizione norcina lombarda.

Luca Zanacchi, assessore al Commercio, ha evidenziato come l’evento attragga appassionati da tutta Italia, mettendo Cremona al centro dell’attenzione grazie a iniziative come il Villaggio della Mostarda. Le novità di quest’anno, annunciate da Stefano Pelliciardi di Sgp Grandi Eventi, includono la spettacolare maxi focaccia di 8 metri e la stele di 300 panini farciti, simbolo dello spirito conviviale della festa. Tra stand enogastronomici, degustazioni guidate e show-cooking, la festa offre un’esperienza unica, celebrando il salame come ambasciatore del gusto italiano.

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