Piazza Affari cerca il riscatto. L’indice +0,2% recupera le perdite iniziali di oltre un punto percentuale, rimanendo sopra quota 23 mila attorno a 23.143 punti. Fanno peggio gli altri listini del Vecchio Continente: Parigi e Madrid rispettivamente -1,6% e -1,2. La maglia nera è Francoforte che lascia sul terreno oltre il 2%. Londra –1,1%.
Continua la corsa all’acquisto dei bond sicuri. Ieri i volumi sui future del Bund sono stati impressionanti: 1 milione di contratti, pari a 100 miliardi di euro di controvalore, 4 miliardi di contratti invece sul Treasury Note Usa a 10 anni. Ieri sera il vicepresidente della Federal Reserve, Richard Clarida, ha detto di nuovo no alle richieste di taglio tassi in arrivo dai mercati.
Lo spread Btp/Bund si allarga a quota 151,1 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,011%. I rendimenti dei Bot semestrali in asta questa mattina sono saliti in linea con quanto avvenuto ieri nel collocamento del Ctz: sono stati allocati titoli (con scadenza 31 agosto 2020) per 6 miliardi di euro al tasso di -0,287%, in crescita di 7 punti base.
Del coronavirus e del suo impatto sull’economia dell’Eurozona parlerà oggi anche la presidente della Bce, Christine Lagarde.
Invece da Bruxelles arriva il Country Report dell’esecutivo Ue presentato dal vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis.
Sul fronte macro da segnalare ancora l’oro che tratta a 1.644 dollari l’oncia, in rialzo dello 0,6%, ieri ha perso l’1,5%.
Petrolio Brent in calo dello 0,5%, a 54,6 dollari il barile. A indirizzare al prezzo del greggio sarà la riunione dell’Opec+ del 5 marzo: il propagarsi dell’epidemia lontano dalla Cina rende sempre più probabile un taglio alla produzione di 600.000 barili al giorno.
Saipem sale del 3,15% dopo i conti. La società ha chiuso il quarto trimestre 2019 con un risultato eccezionale, l’Ebitda rettificato si attesta a 327 milioni di euro, sessanta milioni di euro in più delle aspettative del consensus. Il risultato netto è il doppio di quel che gli analisti stimavano, 74 milioni di euro. Il debito a fine anno è più basso delle previsioni. La società comunica che il 2020 si chiuderà con oltre 1,1 miliardi di euro di Ebitda rettificato, poco sotto le previsioni del consensus, a fronte di investimenti pari a 600 milioni di euro, 150 milioni di euro più delle attese.
In grande evidenza anche Tim +3,4% a 0,528 euro. La società intende gestire la rete anche dopo l’eventuale integrazione tra gli operatori della fibra ottica, lo dice il presidente Salvatore Rossi in un’intervista alla Stampa che cade il giorno prima della riunione del cda che esaminerà l’offerta arrivata dal fondo KKR per il 40% circa della società della rete fissa (valutazione attorno a 7,5 miliardi). Pare che il potenziale compratore sia pronto a rilevare il 42% di un asset valutato 7,5 miliardi di euro a livello di EV. Per il ministro Roberto Gualtieri c’è bisogno di accelerare sull’innovazione e avere un’infrastruttura nazionale di comunicazione in banda ultra-larga.
Rimbalza Ubi Banca +0,3%. Un investitore istituzionale sarebbe pronto ad entrare nel patto di sindacato CAR, attualmente al 17,7%, in modo da portare la presa sulla banca a circa il 20%. Unicredit +0,9%. Intesa Sanpaolo +0,7%. Nel frattempo gli analisti promuovono le possibili nozze.
Fiat Chrysler +2%, ha comunicato che intende proporre all’assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,7 euro, in linea con le previsioni. Stamattina Psa, destinata a fondersi con Fca, ha comunicato i risultati del 2019: i ricavi si sono attestati a 74,7 milioni di euro, meglio delle aspettative del consensus. Molto buono l’andamento della redditività: margine operativo a 8,5%. Frena Ferrari -2,9%.