La seconda sezione penale della Corte d’appello di Milano ha confermato la condanna a una multa di 600 mila euro e alla confisca di 24,5 milioni di euro per Saipem, nel processo di secondo grado sul presunto pagamento di tangenti in Nigeria.
Saipem è imputata in virtù della legge 231/2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti, in relazione al reato di corruzione internazionale che era contestato a ex manager Sanmprogetti (società poi confluita in Saipem – gruppo Eni), dichiarato nel frattempo prescritto nei confronti degli imputati persone fisiche. La sentenza di primo grado era stata emessa dalla quarta sezione del tribunale di Milano l’11 luglio 2013. Le motivazioni della sentenza di appello saranno pubblicate in 90 giorni.
Intanto a Piazza Affari il titolo Saipem, che nell’ultimo mese ha guadagnato il 23%, è in calo dell’1,8% intorno alle ore 15, a 9,265 euro per azione.