Saipem si è aggiudicata da Eni un contratto nel Regno Unito per il progetto Liverpool Bay CCS, con un valore complessivo di 520 milioni di euro da spalmare nei tre anni necessari al completamento. Il progetto, che è entrato nella fase esecutiva grazie al via libera del governo britannico, è uno dei principali cluster industriali al mondo per la cattura e lo stoccaggio della CO₂.
La notizia ha avuto risvolti positivi sul mercato: Saipem viaggia in rialzo dell’1,54% a 2,04 euro, mentre Eni dello 0,41% a 12,81 euro.
Un progetto strategico per la decarbonizzazione: Liverpool Bay CCS
Il contratto riguarda il progetto Liverpool Bay CCS, parte integrante del più ampio programma HyNet, situato in uno dei distretti industriali a maggiore consumo energetico del Regno Unito. L’obiettivo è ridurre drasticamente le emissioni industriali del Nord-Ovest dell’Inghilterra e del Galles del Nord, aree ad alta intensità produttiva.
In particolare, Saipem si occuperà della conversione di un impianto tradizionale di compressione e trattamento del gas a Point of Ayr, nel Nord del Galles, in una stazione di compressione elettrica della CO₂. Il nuovo impianto consentirà di catturare anidride carbonica per poi stoccarla permanentemente in giacimenti offshore esausti situati nella baia di Liverpool.
Il progetto avrà inoltre un impatto significativo sull’occupazione locale, con il coinvolgimento previsto di oltre 1.000 risorse locali durante la fase di costruzione, contribuendo a sostenere l’economia del territorio.
“Con l’assegnazione di questo contratto – si legge nella nota ufficiale – Saipem contribuirà a uno dei più avanzati progetti di cattura e stoccaggio del carbonio del Regno Unito, confermando il suo posizionamento lungo l’intera catena del valore della CO2”.
Il contratto nel Regno Unito segue un’altra importante aggiudicazione ottenuta da Saipem nel 2024 nel settore della cattura della CO₂, consolidando la strategia di diversificazione e di crescita nelle energie pulite.