Saipem si è aggiudicata due nuovi contratti offshore in Guyana ed Egitto per un valore totale di circa 1,2 miliardi di dollari. In borsa il titolo ha inizialmente reagito con un buon rialzo, per poi ripiegare e seguire l’andamento complessivo del listino milanese e degli altri listini europei, appesantiti dalle prospettive di nuove strette monetarie (indicate ieri dalla Fed e attese oggi dalla Bce).
Dopo un’apertura in rialzo a 1,05 euro, il titolo Saipem a metà mattina perde lo 0,54% a 1,02 euro.
Il primo contratto assegnato da ExxonMobil Guyana si aggiunge ad altri quattro
L’inizio della campagna offshore è previsto per il terzo trimestre del 2023. Il primo contratto, spiega una nota della società di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture, è stato assegnato da ExxonMobil Guyana, per il progetto di sviluppo del campo petrolifero UARU situato nel blocco di Stabroek, al largo della Guyana, a una profondità di circa 2.000 metri, dice Saipem. Il contratto comprende la progettazione, la fabbricazione e l’installazione di strutture sottomarine, riser, flowline e ombelicali per un grande impianto di produzione sottomarino.
Saipem, che si era già aggiudicata altri quattro contratti in ambito subsea da parte di ExxonMobil Guyana per precedenti sviluppi nella stessa area, ovvero Liza Fase 1 e 2, Payara e Yellowtail, eseguirà le operazioni utilizzando le sue navi, tra cui FDS2 e Constellation. Fatte salve le necessarie autorizzazioni governative, nonchè l’approvazione dell’investimento da parte di ExxonMobil Guyana e dei suoi partner nel blocco Stabroek e l’autorizzazione a procedere con la fase finale, l’assegnazione consente l’avvio da parte di Saipem di alcune attività limitate, ossia l’ingegneria di dettaglio e l’approvvigionamento.
Il secondo contratto assegnato da Petrobel
Il secondo contratto è stato assegnato da Petrobel per il trasporto, l’installazione e il pre-commissioning di 170 km di “ombelicali” per il campo di Zohr, da trasportare ed installare tra la piattaforma di controllo centrale (70 metri di profondità) e il campo sottomarino (1.500 metri di profondità), collegandosi ai sistemi di produzione esistenti.
Corte d’Appello di Algeri ha dato ragione a Saipem: dissequestrati 63,2 milioni equivalenti di euro
Saipem, nei giorni scorsi ha ottenuto dalla Corte di Appello di Algeri il dissequestro dei suoi conti correnti per un ammontare pari a 63,2 milioni equivalenti di euro. La pronuncia si riferisce al procedimento penale cosiddetto Sonatrach 1 in corso dal 2010 in Algeria nei riguardi di Saipem Contracting Algérie relativamente alle modalità di assegnazione nel 2009 del progetto GK3. La Corte di Appello di Algeri, accogliendo in larga parte le argomentazioni difensive della società, ha rigettato la richiesta di danni presentati dal Tesoro algerino, confermando per il resto la sentenza di primo grado.