Utile netto a quota 438 milioni di euro nel primo semestre (+15,3%), di cui 225 milioni realizzati nel periodo aprile-giugno, per un incremento del 13,6% rispetto allo stesso periodo del 2010. Questi i numeri pubblicati nell’ultima semestrale da Saipem, società del gruppo Eni.
Il Cda precisa inoltre che la posizione finanziaria dell’azienda è in rosso di 3,399 miliardi, con un incremento di 136 milioni rispetto a fine 2010 dovuto “agli investimenti di periodo e alla distribuzione dei dividendi, in buona parte compensati dal flusso di cassa derivante dalla gestione operativa”.
I nuovi ordini registrati ammontano a 6.006 milioni di euro, in calo rispetto ai 7.059 milioni del’anno scorso. Il portafoglio ordini residuo è fermo invece a quota 20.490 milioni di euro. Fra gennaio e giugno sono stati compiuti investimenti tecnici per 561 milioni di euro, mentre nella prima metà del 2010 erano stati 782 milioni.
Il “buon andamento dei volumi e dei margini del primo semestre e un consistente portafoglio ordini – si legge in una nota della società – consentono di guardare con fiducia al raggiungimento dei target migliorativi per l`esercizio 2011 comunicati alla fine del primo trimestre. Gli investimenti 2011 sono confermati in 1,1 miliardi di euro circa”.
Il Cda ha infine sancito la fusione per incorporazione di Saipem Energy Services in Saipem. Il progetto era stato approvato lo scorso 16 giugno.