Reagisce il titolo Saipem a Piazza Affari, dove a fine mattinata è leggermente in territorio positivo a 0,3456 euro per azione, mentre in mattinata perdeva qualcosa subito dopo l’apertura.
A spingere le azioni sono la crescita del prezzo del petrolio e soprattutto le notizie sulla possibile risoluzione anticipata dell’arbitrato in corso con la società russa Gazprom. Proprio Gazprom avrebbe infatti avviato trattative con Saipem per il raggiungimento di un accordo stragiudiziale al fine di chiudere la vertenza contro South Stream Transport B.V. prima dell’esito dell’arbitrato.
La domanda per l’arbitrato, presentata all’International Chamber of Commerce di Parigi, è stata avanzata dopo la cancellazione unilaterale da parte dei russi del contratto che commissionava alla società italiana la realizzazione del gasdotto. La richiesta di risarcimento ammontava a 760 milioni di euro.
“Una risoluzione su valori prossimi a quelli richiesti da Saipem avrebbe un impatto molto positivo sulla compagnia, considerando il valore della capitalizzazione attuale, 3,1 miliardi di euro, e la recente notifica della sospensione dei lavori sul progetto Lakach da parte di Pemex”, commentano stamani gli analisti di Banca Akros che comunque mantengono sul titolo il rating neutral e il target price a 0,40 euro.
Attualmente il futuro di Saipem e di altre importanti realtà italiane è strettamente collegato all’Iran, che oggi vede in visita il primo ministro Renzi, accompagnato da una folta delegazione di imprenditori e manager tra i quali figura proprio Stefano Cao, amministratore delegato di Saipem.
