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Saipem, rivoluzione ai vertici: due nuovi top manager al fianco di Caio

Alessandro Puliti (Eni) diventa direttore generale – A Paolo Calcagnini (Cdp) la guida dell’unità unità finalizzata a rafforzare l’attività di pianificazione e controllo finanziario

Saipem, rivoluzione ai vertici: due nuovi top manager al fianco di Caio

Rivoluzione al vertice per Saipem dopo l’allarme lanciato sugli utili e il sonoro tonfo (-40% in tre sedute) registrato in Borsa. Eni e Cdp, che controllano rispettivamente il 30,5% e il 12,55% della società, hanno deciso di prendere in mano la situazione, inserendo nella governance due manager che guideranno la società nel processo di ristrutturazione e rilancio. 

La nuova organizzazione, sottolinea Saipem una nota, “è funzionale a migliorare la capacità esecutiva dei progetti e a completare la revisione strategica in corso finalizzata al rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria del gruppo”.

Passando dalla teoria alla pratica, il cda ha dato via libera alla “costituzione di una nuova direzione generale con ampie deleghe operative e gestionali” che sarà guidata da Alessandro Puliti, attualmente direttore generale Natural Resources di Eni (dal 7 febbraio sarà sostituito da Guido Brusco), che andrà a ricoprire la carica di direttore generale di Saipem, affiancando il Ceo Francesco Caio. Prevista anche l’istituzione di una unità finalizzata a rafforzare l’attività di pianificazione e controllo finanziario delle commesse e delle altre attività gestionali. A guidarla sarà Paolo Calcagnini, oggi vice dg e chief business officer di Cdp. 

Oltre alla creazione della nuova struttura organizzativa guidata dai due manager vicini ad Eni e Cdp, è stata stabilita la concentrazione delle attività legali e negoziali in una funzione corporate nell’ambito della nuova direzione generale.

In questo contesto, a Piazza Affari il titolo Saipem viaggia sulle montagne russe. Le azioni, partite bene e poi peggiorate nel corso della mattinata in scia alla performance dell’intero listino (Ftse Mib -1,6%), subito dopo l’annuncio hanno riguadagnato terreno, avvicinandosi alla parità. Poi un nuovo peggioramento, con il titolo che a poco più di un’ora dalla chiusura della Borsa perde il 2,6% del suo valore.

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