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Saipem: nel 2016 perdita di 2,08 miliardi per maxi svalutazioni

Il cda di Saipem ha approvato i risultati preconsuntivi 2016 che vedono un rosso di 2,087 miliardi (penalizzato da maxi svalutazioni intervenute nel corso dell’esercizio per complessivi 2,31 miliardi). Il fatturato si attesta a 9,97 miliardi (-13%), un mol adjusted a 1,266 miliardi (praticamente raddoppiato dai 608 milioni del 2016 ma sotto il target di 1,3 miliardi) e un risultato netto adjusted di 226 milioni (-508 milioni nel 2015), anch’esso sotto il target di 250 milioni.

Il portafoglio ordini residuo è pari a 14,219 miliardi mentre il debito netto è pari 1,45 miliardi, in linea con le stime della società. La guidance 2017 è confermata con il 75% dei ricavi, stimati a 10 miliardi, già coperta dal backlog. L’Ebitda è previsto a 1 miliardo e il profitto netto sopra i 200 milioni.

“Il 2016 è stato un anno fondamentale per il rilancio della Saipem. Sono state portate a termine tutte le azioni necessarie ad accompagnare l’uscita dal perimetro di consolidamento dell’Eni e, nello stesso tempo, avviate le misure necessarie a fronteggiare il difficile contesto di mercato che nel 2016 ha comportato svalutazioni ed una ulteriore significativa razionalizzazione dell’asset base – ha sottolineato in una nota l’ad Stefano Cao – L’Ebit adjusted del 2016 ed il debito netto a fine anno si sono mantenuti in linea con la guidance”.

Goldman Sachs, nel report emesso immediatamente dopo la presentazione dei conti, dà un giudizio positivo sull’azienda guidata da Caro e consiglia un Buy agli investitori con target price alzato da 0,57 a 0,50 nell’anno, sulla base di un rapporto EV/Ebitda di 6,8x immutato. “Riteniamo che la reiterata conferma della guidance 2017 sia verosimile e che parte del ribasso azionario di Saipem sia dovuta all’aspettativa di molti investitori di una revisione negativa degli obiettivi annunciati dall’azienda”. Il rinvio di alcuni contratti sul 2017 e la lieve riduzione del debito sono moderatamente negativi mentre  vorremmo sottolineare la solida performance del trimestre trainata dal buon avanzamento del piano di riduzione dei costi, la crescita dei margini sull’E&C Onshore, e il ritorno della generazione di cassa sul capitale investito già nel 4 tirmestre 2016″.

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Categories: Finanza e Mercati