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Saipem, Mediaset e Fca trascinano la Borsa (+1,1%)

Le parole di Janet Yellen danno slancio alle piazze europee che chiudono la seduta in positivo. Il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dell’1,12% mentre ancora meglio hanno fatto gli altri principali indici del Vecchio Continente: Parigi: +1,76%, Londra +1,59%, Francoforte +1,6%.

Milano ha beneficato anche del buon esito dell’asta di titoli di Stato a cinque e dieci anni, il cui rendimento ha segnato nuovi minimi storici. Lo spread Btp-bund scende a 106 punti base e rendimento a 1,22%.

Gli acquisti sono anche sostenuti dal progresso del petrolio, sebbene in frenata rispetto alla fiammata del pomeriggio di oltre il 3%. Il Wti sale dell’1,52% a 38,86 dollari al barile e il Brent dell’1,61% a 39,77 dollari al barile. Si indebolisce il biglietto verde con il cambio euro/dollaro che sale dello 0,31% a 1,1326.

A Wall Street gli indici si muovono in territorio positivo: il Dow Jones sale dello 0,5% e l’S&P500 dello 0,5%.Sul fronte macroeconomico oggi è stato diffuso il dato sull’occupazione del settore privato negli Usa. A marzo sono stati creati, secondo i numeri Adp, 200mila posti di lavoro, in linea con le attese degli analisti. Ora il mercato guarda al dato ufficiale comprensivo anche del settore pubblico che sarà reso noto venerdì. In questo scenario S&P non riesce a guastare il sentiment del mercato. L’agenzia di rating che ha tagliato le stime di crescita sull’Eurozona sia per il 2016.

A Piazza Affari gli acquisti premiano Saipem +7,88%, seguita da Fca +5,85% in una giornata positiva per tutto il settore automotive europeo, Mediaset +5,76% beneficiando anche di ipotesi speculative su operazioni straordinarie che potrebbero coinvolgere Telecom e Vivendi, Exor +5,72% e Yoox +5,16%. Sale anche Eni +2,81%.

In altalena invece Telecom Italia dopo la nomina di Flavio Cattaneo ad amministratore delegato giunta nel pomeriggio. Il titolo ha chiuso in leggero calo a -0,31%.

In fondo al paniere delle blue chip troviamo però le banche: Ubi -3,97%, Unicredit -3,43%, banco Popolare -3,15%, Mps -2,42% e Mediobanca -2,01%.

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