Saipem perde un lodo arbitrale con l’algerina Sonatrach e dovrà pagare 135 milioni in relazione ad un contenzioso aperto nel 2014 tra la controllata Eni e l’azienda algerina sulla costruzione di un impianto di rigassificazione in Algeria.
Lo comunica Saipem attraverso una nota, facendo sapere che “si riserva ogni azione al riguardo”.
La rilevazione potrebbe avvenire già nel bilancio 2017, iscrivendo oneri di tale importo “non previsti nella guidance economica”, precisa la nota del gruppo. Sempre che la società non presenti ricorso.
Nel dettaglio, “L’ICC International Court of Arbitration ha comunicato alle parti la decisione del collegio arbitrale nel contenzioso in essere dal marzo 2014 tra Saipem SA e Saipem Contracting Alge’rie SpA da una parte e Sonatrach dall’altra, relativamente alla costruzione dell’impianto algerino Extraction des liquides des gaz associe’s Hassi Messaoud et se’paration d’huile LDHP ZCINA, di cui al contratto concluso tra le parti il 12 novembre 2008”.
“Nell’ambito della decisione relativa all’arbitrato LPG – continua Saipem – gli arbitri hanno accolto, con decisione presa a maggioranza, una domanda riconvenzionale di Sonatrach a titolo di indenni zzo per perdita di produzione dell’importo complessivo, comprensivo di interessi, di circa 135 milioni di USD sulla base di una asserita colpa grave che Saipem ritiene invece non sia ravvisabile. Saipem esaminerà le motivazioni del lodo e si riserva ogni azione al riguardo”.
A Piazza Affari il titolo Saipem ha aperto in ribasso del 2,3%. Alle 10 le azioni viaggiano in ribasso dello 0,8% a 3,688 euro.