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Saipem crolla (-20%) per l’aumento di capitale e Borse europee in rosso ma Powell rasserena Wall Street

Piazza Affari è anche oggi la peggior Borsa europea soprattutto per colpa del tracollo di Saipem ma anche per il calo del prezzo del petrolio – Powell cerca di tranquillizzare Wall Street

Saipem crolla (-20%) per l’aumento di capitale e Borse europee in rosso ma Powell rasserena Wall Street

I listini europei chiudono in rosso, pur limitando i danni nelle ultime ore al traino di Wall Street e dopo le parole di Jerome Powell.

Il presidente della Fed, con il suo atteso intervento al Senato Usa, ha dato momentaneamente un po’ di fiducia ai mercati, soprattutto a quelli americani, nonostante abbia confermato il percorso e il ritmo di innalzamento dei tassi, da calibrare eventualmente in base al quadro economico e a un’inflazione che sta sorprendendo per la sua prepotenza. La corsa dei prezzi è un problema mondiale, ma negli Stati Uniti, più che altrove (per esempio nella Ue) è causata dalla domanda. Una recessione non si può escludere, ma non è questo l’obiettivo della Fed, che vuole la stabilità dei prezzi. L’economia Usa è “molto forte” e potrà sopportare la stretta, ha garantito il banchiere.

Tanto è bastato a rimettere in moto la propensione al rischio, almeno a New York dove gli indici, partiti in calo, hanno cambiato rotta e si stanno muovendo al momento in rialzo dopo l’ottima performance di ieri. Il Nasdaq si apprezza dell’0,35%, mentre sul mercato dei titoli di Stato i prezzi dei T-Bond salgono e i tassi scendono.

Anche in Europa, a metà pomeriggio, la pioggia di vendite ha cominciato a diradarsi e gli indici si sono allontanati dai minimi, senza però riuscire a passare in positivo.  

Al termine della seduta Piazza Affari è in maglia nera e perde l’1,36%, retrocedendo a 21.788 punti (dopo essere arrivata a perdere oltre il 2%). Non sono molto distanti Francoforte -1,11%, Parigi -0,81%, Amsterdam -0,95%, Madrid -1,07%, Londra -0,8%.

A pesare sulle piazze europee è il balzo dell’inflazione della Gran Bretagna ai massimi da 40anni (+9,1% in maggio, il dato più alto dei paesi del G7), il calo del greggio e l’incertezza che la guerra in Ucraina tiene sempre viva.

Il future Brent, agosto 2022, mostra un ribasso del 3,31% e tratta a 110,85 dollari al barile, mentre il greggio texano cede una percentuale analoga e scambia a 105,90 dollari.

All’origine delle vendite dell’oro nero ci sarebbero le pressioni di Joe Biden sulle major per un taglio al prezzo dei carburanti. Il presidente Usa probabilmente chiederà anche una sospensione temporanea della tassa federale di 18,4 centesimi per gallone sulla benzina e un suo annuncio è atteso alle 20, ora italiana.

Sul mercato dei cambi l’euro recupera, ma non si discosta granché da 1,05 contro dollaro.

Piazza Affari zavorrata dai petroliferi: Saipem -21,56%

A pesare sulla borsa milanese sono così soprattutto i titoli legati al petrolio. Mancano gli aggettivi per commentare il calo di Saipem, che perde il 21,56%, nel giorno in cui il cda ha dato il via libera alle condizioni dell’aumento da 2 miliardi di euro. “L’alta volatilità dei mercati rappresenta un rischio significativo affinché l’aumento possa concludersi con successo”, scrive Bestinver nel daily. Il tracollo del titolo pesa sull’azionista Eni, -3,48%, ma è tutto il settore ad essere colpito (Tenaris -5,16%, Saras -2,18%).

Le prese di profitto affossano poi Leonardo -3,97%, dopo il balzo di ieri, mentre restano negative le utility a partire da Italgas -3,74%.

Sono positivi invece i titoli finanziari: Finecobank guadagna il 2,63%, Nexi +2,31%, Banca Mediolanum +0,63%. Le banche appaiono defilate, benché alla fine mostrino tutte il segno meno. La peggiore è Unicredit -1,08%.

Sono in verde Amplifon +1,37%, Inwit +1,2% e Campari +1,2%.

Scende lo spread e chiude il Btp Italia per i retail

Il secondario italiano continua a mostrare una buona intonazione, dopo la riunione straordinaria della Bce per accelerare sullo scudo anti-spread.

Il tasso del Btp 10 anni arretra a +3,53%. Scende anche il Bund di pari durata, +1,62%, per un differenziale a 191 punti base (-0,87%).

Intanto si è chiusa oggi la terza giornata di collocamento per i risparmiatori individuali del Btp Italia. La domanda è apparsa inferiore a quella dell’ultima emissione, del maggio 2020, in pieno lockdown. La seconda fase, dedicata agli investitori istituzionali, avrà luogo domani. Il nuovo Btp Italia ha una durata di 8 anni, con scadenza 28/06/2030 ed è un titolo indicizzato al tasso di inflazione italiana, con cedole corrisposte ogni 6 mesi insieme alla rivalutazione del capitale per effetto dell’inflazione dello stesso semestre.

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