Focus su Saipem, la società del gruppo Eni, che presta servizi per il settore dell’energia e delle infrastrutture, dopo l’approvazione da parte del Cda del piano strategico 2024-2027 che prevede un miglioramento degli obiettivi economico-finanziari e un ampliamento dell’offerta a supporto del segmento low/zero carbon per la transizione energetica.
La società, che ieri aveva chiuso la seduta in borsa con un rialzo dell’1% dopo punte in seduta oltre il 2%,
prevede di chiudere l’esercizio in corso con ricavi compresi tra i 12,7 e i 13,3 miliardi di euro, mentre l’EBITDA margin è stimato a circa il 10%. Il cash flow operativo (al netto dei canoni di locazione) è indicato tra i 740-780 milioni di euro, con investimenti per circa 440-480 milioni di euro.
Nell’intero arco di piano 2024-2027 Saipem prevede acquisizioni di nuovi ordini per circa 50 miliardi di euro, con ordini nei segmenti “low/zero carbon” pari a circa un terzo del totale. Il tasso di crescita composto annuo dei ricavi è indicato in un intervallo del 4-5% nel periodo 2023-2027, con un EBITDA margin pari a circa il 12% nel 2027. Il cash flow operativo (al netto dei canoni di locazione) è stimato a circa 3 miliardi di euro, con investimenti pari a circa 1,4 miliardi.
Saipem ha deliberato inoltre di convocare l’Assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria e in unica convocazione, per prossimo 14 maggio 2024.
Ritorno al dividendo nel 2025
Inoltre, il consiglio di amministrazione approvato una dividend policy, sulla previsione di una significativa generazione di cassa. Nel dettaglio, il management prevede dividendi pari a circa il 30-40% del free cash flow (al netto dei canoni di locazione), con il ritorno al pagamento del dividendo nel 2025, a valere sui risultati attesi nel 2024.
Nel 2023 margine operativo quasi raddoppiato
Inoltre il cda di Saipem ha approvato ieri sera il bilancio consolidato del Gruppo 2023, in cui sono stati confermati i dati di preconsuntivo del 2023 resi noti lo scorso 28 febbraio, che hanno messo in evidenza ricavi per 11,874 miliardi di euro, un EBITDA per 926 milioni di euro, un EBIT a 437 milioni di euro e un utile netto di 179 milioni di euro. In particolare, i ricavi hanno visto un aumento del 19% rispetto ai 9,98 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente e il management ha segnalato che il miglioramento si è registrato nei settori offshore, sia engineering & construction che drilling.
Quasi raddoppiato il margine operativo lordo adjusted, passato da 595 milioni a 926 milioni di euro. Il risultato netto è stato positivo per 179 milioni di euro, rispetto al rosso di 209 milioni di euro contabilizzato nel 2022 e anche il risultato netto adjusted è stato positivo per 179 milioni di euro.
Indebitamento in lieve calo
A fine 2023 l’indebitamento finanziario netto di Saipem è leggermente sceso a 261 milioni di euro, rispetto ai 264 milioni di inizio anno, con una liquidità per 2,61 miliardi di euro.
Nel corso dei primi nove mesi del 2023 gli investimenti tecnici sono scesi a 482 milioni di euro, rispetto ai 523 milioni dell’anno precedente. Le attività operative hanno generato cassa per 248 milioni di euro.
Portafoglio ordini a fine 2023 a 30 miliardi
Nel corso del 2023 Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di 17,66 miliardi di euro, rispetto ai 12,94 miliardi dell’anno precedente. Di conseguenza a fine 2023 il portafoglio ordini ammontava a 29,8 miliardi di euro, di cui 11,65 miliardi da realizzarsi nel 2024. Il portafoglio ordini, comprensivo delle società non consolidate, ammontava a 29,89 miliardi di euro.
Nel quarto trimestre 2023 ricavi +19,5% su anno
La società di ingegneristica ha terminato il quarto trimestre del 2023 con ricavi per 3,51 miliardi, in miglioramento del 19,5% rispetto ai 2,94 miliardi del corrispondente periodo dell’anno precedente.
Il margine operativo lordo adjusted è balzato da 150 milioni a 286 milioni di euro, mentre il risultato netto adjusted è stato positivo per 100 milioni di euro.