A Parigi va in scena un’altra piroetta istituzionale. Il presidente francese Emmanuel Macron ha deciso di nazionalizzare Stx, società che controlla i cantieri di Saint Nazaire e di cui Fincantieri ha acquisito lo scorso aprile il 66,6% con la benedizione dell’allora presidente Françoise Hollande.
Lo conferma il ministro dell’Economia Bruno Le Maire dopo le indiscrezioni pubblicate stamattina da le Monde: dopo il No dell’Italia alla proposta francese di una spartizione alla pari, Parigi, che già controlla il 33% di Stx, ha scelto a di esercitare il diritto di prelazione in scadenza sabato sul resto del capitale.
La volontà di Parigi, ha spiegato il ministro nel corso di una conferenza stampa, è quella di assicurare che “le competenze straordinarie dei cantieri navali di Saint Nazaire e i loro lavoratori restino in Francia”. Sarà una nazionalizzazione “temporanea”, che nel disegno francese non sospende le trattative con l’Italia. Le Maire ha anzi detto che la prossima settimana farà visita ai ministri Padoan e Calenda.
Questa la risposta congiunta dei ministri Padoan (Economia) e Calenda (Sviluppo): “Riteniamo grave e incomprensibile la decisione del Governo francese di non dare seguito ad accordi già conclusi. Accordi che garantivano la tutela dei livelli occupazionali in Francia e del know-how francese attraverso una governance equilibrata e in una prospettiva autenticamente europea. Riteniamo che a fronte degli impegni già assunti da Fincantieri a tutela degli interessi francesi non sussista alcun motivo perché la società italiana, leader del settore, non possa detenere la maggioranza di STX, società fino ad oggi sotto controllo di un gruppo coreano per i due terzi del capitale sociale. Riceveremo il ministro Le Maire martedì prossimo a Roma e ascolteremo la proposta del Governo francese partendo da questo punto saldo. Nazionalismo e protezionismo non sono basi accettabili su cui regolare i rapporti tra due grandi paesi europei. Per realizzare progetti condivisi servono fiducia e rispetto reciproco.”Con questa marcia indietro l’Eliseo smentisce a sorpresa il portavoce del governo, Christophe Castaner, il quale poche ore prima aveva cercato di far calare la tensione con Roma assicurando che “l’obiettivo della Francia” non era “nazionalizzare Stx” e che “gli italiani sono partner importanti”.
Eppure mercoledì Le Maire era stato chiaro: se l’Italia avesse rifiutato la proposta di dividere il capitale di Stx alla pari con lo Stato francese, la Francia avrebbe scelto la strada della nazionalizzazione. E alla fine andrà proprio così.
Ma come si spiega il colpo di mano nazionalista di Macron, fino a ieri considerato un campione di europeismo e liberismo? Le ragioni elettorali hanno un grande peso. Saint Nazaire è un sito molto sindacalizzato e i rappresentanti dei lavoratori sono contrari al passaggio della proprietà nelle mani di Fincantieri. Temono che un eventuale trasferimento in Italia di alcune attività industriali possa danneggiare l’occupazione locale. Il gruppo italiano ha fornito rassicurazioni su questo punto, ma evidentemente i francesi non si fidano.
Da parte sua, Macron vuole disinnescare questo potenziale focolaio di proteste in vista della riforma sul lavoro (questa sì liberista) che metterà in cantiere a settembre.
Intanto il titolo in Borsa Fincantieri, dopo aver perso ieri poco meno dell’8%, stamattina ha tentato la strada del rimbalzo, ma poi, a causa delle indiscrezioni pubblicate da Le Monde, è tornato pesantemente in rosso. Il titolo ha chiuso in calo del 2,6% a 0,93 euro.
(Ultimo aggiornamento ore 23.00)