Giornata in rosso per Safilo che a metà giornata cede il 21,6% a 1,256 euro. I mercati hanno accolto male il nuovo piano industriale che prevede 700 esuberi in Italia già dal prossimo anno e annuncia che la perdita delle licenze del lusso con Lvmh comporterà una ristrutturazione industriale “che risponda prontamente al nuovo scenario produttivo che l’azienda si troverà presto a dover gestire”. A partire dal 2021 infatti, Safilo perderà circa 200 milioni di ricavi derivanti dalle licenze con la società francese che ha scelto di produrre i suoi occhiali tramite Thelios, la joint-venture che Lvmh ha con Marcolin, gruppo italiano di occhialeria. Un paradosso se si pensa che solo ieri, 10 dicembre, il titolo Safilo ha guadagnato il 10% in scia al rinnovo anticipato dell’accordo di licenza per le collezioni di occhiali da sole e da vista a marchio Marc Jacobs.
A deludere gli investitori hanno contribuito anche le stime sul 2020. Safilo ha previsto infatti di chiudere l’esercizio 2019 con vendite nette delle attività in continuità in sostanziale stabilità rispetto al 2018, mentre ha tagliato le stime sui ricavi dell’anno prossimo e ha fornito stime di investimenti inferiori alle attese.
Se gli analisti di Equita sottolineano che non ci sono novità per il 2019, l’attenzione si concentra sul prossimo anno: per il 2020, infatti, il gruppo prevede ora ricavi netti tra 960 milioni e un miliardo di euro, rispetto all’obiettivo tra 1 e 1,02 miliardi comunicato il 2 agosto 2018, e un margine Ebitda adjusted) a circa il 6% delle vendite, mentre il precedente obiettivo era fissato tra 8% e 10%.
Le vendite nette sono attese intorno a un miliardo di euro nel 2024, con un tasso annuo di crescita nei 5 anni tra l’1% e il 2%. Il margine Ebitda adjusted è atteso tra il 9% e l’11% delle vendite nel 2024, mentre la posizione finanziaria netta dovrebbe risultare positiva entro la fine del piano.
All’annuncio del tagli di 700 dipendenti – 400 circa nel sito di Longarone, una cinquantina nella sede di Padova e 250 a Martignacco – su un totale di 1500 in Italia con 45 milioni di oneri di ristrutturazioni le firme sindacali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil attraverso un comunicato congiunto hanno annunciato uno sciopero per il prossimo 13 dicembre: “”da oggi sarà aperta una campagna di assemblee in tutti i posti di lavoro del Gruppo, dove assieme ai lavoratori saranno decise ulteriori iniziative da adottare, che portino alla massima tutela di tutti i lavoratori occupati in Safilo mantenendo le condizioni socio-economiche dei territori interessati”.
“Pur prendendo atto di una importante situazione di difficoltà che mette a rischio la sopravvivenza della stessa Safilo, siamo a ribadire che non è possibile che siano sempre i lavoratori a pagare il conto di scelte e strategie inadeguate adottate dall’azienda; pertanto, abbiamo richiesto di bloccare qualsiasi procedura, per dare inizio ad un confronto sulla situazione generale del Gruppo per individuare strumenti e azioni a tutela dei lavoratori dichiarati in esubero coinvolgendo tutte le istituzioni ministeri competenti compresi”, conclude il comunicato dei sindacati.
Il piano include la scadenza di Fendi (attesa) da luglio 2021. “Si tratta quindi di un piano basato su uno scenario/perimetro ragionevoli’, hanno sottolineato gli analisti di Equita. Il Capex è previsto di circa 30 milioni nel 2020 e 20 milioni nel 2024: “Ci aspettavamo almeno 40-50 milioni di capex all’anno. Il 2% di capex/sales sembra troppo ottimista”, hanno concluso gli analisti.
Per il territorio si tratta di una notizia drammatica, soprattutto nel Bellunese, sede ufficiale dell’azienda dell’occhialeria. Al Corriere del Veneto il sindaco di Longarone e presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, ha detto: “duro colpo all’industria bellunese, sebbene fossimo tutti abbastanza consapevoli della situazione. A Longarone inizierà un percorso con le associazioni di categoria, i sindacati e il ministero per lo Sviluppo economico”.
Sebbene negli scorsi giorni il titolo abbia registrato un forte rialzo in seguito all’annuncio dell’acquisto del 70% di Blenders Eyewear, azienda di occhiali Usa specializzata in e-commerce, e del rinnovo del contratto di licenza con Marc Jacobs al 2026 , Piazza Affari è stata impietosa di fronte alle novità previste dal piano.