X

“Sacrifici sì, ma senza gravare sui bilanci delle banche”: le parole di Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo

Imagoeconomica

In un’intervista a La Stampa, Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, si è mostrato aperto ai sacrifici richiesti dal governo, ma ha messo in chiaro che le banche, già tra le più tassate, non possono sostenere ulteriori pesi sul loro conto economico. Per affrontare il debito pubblico, propone manovre fiscali, tra cui la vendita di immobili statali. Riguardo a Unicredit, Gros-Pietro vede nelle fusioni bancarie europee un’opportunità strategica, affermando che l’acquisizione di Commerzbank è “un’operazione di cui la Germania ha bisogno”. Infine, sottolinea l’urgenza di recuperare il potere d’acquisto in Italia e la necessità di investire nell’innovazione per garantire un futuro solido a Intesa Sanpaolo.

Nessuna chiusura ai sacrifici, rivalutare il concetto di extraprofitti

Quando si parla di sacrifici richiesti dal governo, Gros-Pietro afferma che il sistema bancario è sempre stato impegnato a supportare l’economia e la società. Tuttavia, ha messo in guardia sul fatto che eventuali interventi non dovrebbero gravare sul conto economico delle banche, evidenziando come queste siano già “il settore che paga le imposte più elevate tra le società per azioni”, osserva, chiarendo così la posizione di Intesa Sanpaolo.

Affrontando il dibattito sugli extra-profitti, Gros-Pietro espone la sua posizione in modo diretto: “Nei principi contabili internazionalmente accettati, il concetto di extra-profitti non esiste”. Ha chiarito che il profitto è la differenza tra ricavi e costi e che l’idea di “extra-profitto” si riferisce più a una considerazione morale che a un’analisi economica. In particolare, ha difeso il miglioramento della situazione economica attuale, frutto di un periodo di tassi d’interesse negativi, affermando: “Non ha senso considerare “extra-profitto”, immeritato, il miglioramento rispetto a una situazione eccezionalmente negativa”.

Necessità di una manovra fiscale

Gros-Pietro insiste sull’importanza di una manovra fiscale per affrontare il debito pubblico, richiamando il messaggio del presidente della Repubblica Mattarella: “Bisogna abbattere il debito. Ha suggerito che una delle strade per questo obiettivo potrebbe passare dalla vendita di una parte del patrimonio immobiliare pubblico: “se gestito in maniera più attiva e con investitori istituzionali, verrebbe valorizzato”. Inoltre, il controllo dell’avanzo primario è essenziale: “Tutto questo unito al controllo dell’avanzo primario, che rimane imprescindibile”.

Possibile nuovo taglio dei tassi da parte della Bce

Con l’arrivo della Bce, si discute di un possibile taglio dei tassi di interesse. Gros-Pietro si mostra ottimista: “L’attività produttiva sta rallentando, l’inflazione scende: ci sono tutti gli elementi per un taglio dei tassi di interesse”. Si aspetta una riduzione imminente: “Penso che la Bce continuerà con riduzioni di un quarto di punto: ne farà una adesso e una più avanti”. Questo potrebbe rappresentare un passo positivo per stimolare l’economia.

Impatto della frenata tedesca: preoccupazione per l’Europa

L’intervista ha toccato anche la frenata della Germania che potrebbe avere conseguenze significative per l’Italia. Gros-Pietro avverte: “Possiamo aspettarci difficoltà, anche se non così gravi”. Sottolinea che il rallentamento tedesco è influenzato da fattori strutturali: “L’enorme rilevanza delle esportazioni per Berlino, la forte concentrazione su alcuni settori produttivi, come quello dell’automobile e l’internazionalizzazione delle catene produttive, soprattutto nell’est Europa”. Tuttavia, è fiducioso che l’industria italiana possa affrontare queste sfide, evidenziando la diversificazione del settore industriale italiano rispetto a quello tedesco.

Unicredit e Commerzbank: una necessità?

In merito alla possibile acquisizione di Commerzbank da parte di Unicredit, il presidente di Intesa Sanpaolo afferma: “Se si dice che l’Europa ha bisogno di banche più grandi, questo vale anche per la Germania”. Dopo un’iniziale opposizione, emergono segnali di apertura da parte di clienti e regolatori: “Dopo una prima levata di scudi, sono cominciate a emergere opinioni favorevoli, sia da parte dei clienti delle banche sia dai regolatori”. Gros-Pietro considera questa acquisizione un’opportunità strategica per entrambe le parti.

“Finora, in Europa, le grandi operazioni transnazionali sono state fatte quasi tutte qui da noi: quando Crédit Agricole ha acquisito Cariparma, quando Bnp ha rilevato una banca di Stato come BNL e quando, per un soffio, Intesa e Sanpaolo non sono finite nelle mani di Crédit Agricole e Santander”. Anche se quella doppia acquisizione svanì, ma non per intervento del governo, sottolinea il presidente: “bensì perché due grandi banche italiane si sono guardate allo specchio e hanno deciso di intervenire, fondendosi tra loro”.

Potere d’acquisto e Pnrr

Il presidente di Intesa ha anche messo in evidenza l’importanza di recuperare il potere d’acquisto in Italia, suggerendo che ciò richiede “maggiore produttività” e un incremento dei salari competitivi. Ha avvertito del rischio di perdere i talenti italiani a favore di altri Paesi, affermando che è fondamentale “attrarre e trattenere il capitale umano”.

Riguardo al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), Gros-Pietro ha riconosciuto la presenza di un problema di burocrazia che potrebbe ostacolare l’efficacia del piano. Tuttavia, ha sottolineato come questo strumento possa rappresentare un’opportunità: “Il Pnrr può essere uno strumento che ci aiuta a superarlo”, a patto che ci sia una miglior interazione con le istituzioni.

Innovazione e futuro di Intesa Sanpaolo

Infine, ha parlato delle strategie future di Intesa Sanpaolo, evidenziando l’importanza dell’innovazione: Ha menzionato l’Innovation Center della banca, che lavora a stretto contatto con il mondo dell’innovazione e del venture capital: “Noi guardiamo a lungo termine e questo libro lo evidenzia”. Gros-Pietro ha concluso ribadendo l’urgenza di adattare le pratiche aziendali ai cambiamenti climatici e alla sostenibilità, sottolineando che “il processo deve essere socialmente tollerabile”.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati