Sace verserà un sostanzioso dividendo straordinario a Cassa depositi e prestiti alla vigilia dell’annunciata privatizzazione della società guidata da Alessandro Castellano. Lo rende noto il Sole 24 Ore che aveva anticipato come l’assemblea del gruppo, attivo nell’assicurazione del credito e assistenza all’export, avesse dato il via libera alla distribuzione di una cedola extra per un miliardo di euro.
Le risorse così ricavate serviranno a sostenere la Cdp che, lo scorso anno, aveva rilevato dal Mef il 100% di Sace per un controvalore di 6 miliardi di euro.
La Cassa depositi e prestiti sarà dunque destinata a scendere in modo significativo nel capitale della società. Secondo la road map indicata nelle scorse settimane dal ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, per Sace si delineerebbe infatti la cessione di una quota di controllo pari al 60% (che, viste le ultime stime presenti sul mercato, potrebbe valere ben oltre 4 miliardi di euro).
Negli ultimi giorni si è però fatta strada, come per Fincantieri, anch’essa transitata dal Tesoro a Cdp con il passaggio a quest’ultima di Fintecna, l’ipotesi della quotazione in Borsa per la quale è probabile che Sace avvii a breve la ricerca di un advisor finanziario che si occupi dell’operazione.
Secondo le indiscrezioni raccolte tra gli addetti ai lavori, molti investitori istituzionali sarebbero già pronti ad accaparrarsi una quota del gruppo.