In occasione della visita del presidente Rouhani in Italia, Sace ha pubblicato un “Vademecum per le imprese” in Iran.
L’implementation avvenuto lo scorso 16 gennaio dopo la firma dell’accordo tra Teheran e il gruppo P5+1 (Stati Uniti, Russia, Cina, Regno Unito, Francia e la mediazione dell’Unione Europea) che ha segnato la chiusura del dossier del nucleare italiano e la riammissione del Paese nella comunità internazionale, si aprono nuovi scenari economici che tuttavia continuano a presentare profili di rischio e elevati e diffficoltà operative di natura legale, documentale, operativa.
La rimozione delle sanzioni imposte alla repubblica iraniana compoterano un ritorno agli scambi commerciali e agli investimenti esteri, creando opportunità in vari settori strategici, tra cui l’Oil&gas, il petrolchimico, l’automotive e le costruzioni. Un’occasione importante anche per l’Italia dati i tradizionali rapporti tra i due Paesi che potrebbe portare, secondo Sace, a un incremento dell’export italiano di quasi 3 miliardi di euro entro il 2018.
Lo scopo di Rouhani è quello di attrarre investimenti esteri tra i 30 e i 50 miliardi di dollari allo scopo di raggiungere gli obiettivi di crescita.
Sace fornisce dunque 10 regole d’oro per fare business in Iran:
1- controlla se la sospensione delle sanzioni si applica ai tuoi prodotti;
2- verifica le controparti iraniane con cui fare business;
3- monitora le procedure normative e doganali;
4- accertati delle modalità di pagamento permesse;
5- verifica che i contratti rispettino standard e clausole specifiche previste a livello nazionale e internazionale;
6- tieni d’occhio l’evoluzione del processo sanzionatorio;
7- sfrutta il potenziale del Paese per internazionalizzare la tua attività;
8- proteggi i tuoi investimenti;
9- promuovi il tuo business in Iran;
10 – conosci il contesto operativo.