Il Consiglio di Amministrazione di SACE ha approvato ieri il progetto di bilancio d’esercizio e consolidato al 31 dicembre 2012. Nel corso dello scorso anno SACE ha operato in un contesto di progressivo peggioramento del quadro congiunturale e macroeconomico nel suo complesso, dovuto ai problemi dei paesi periferici dell’Eurozona e alle difficoltà degli intermediari finanziari nell’offrire liquidità e supporto alle esportazioni. L’esposizione di SACE si è attestata a 32,9 miliardi di Euro, con un peso crescente dei mercati UE (37,2%), Russia ed Europa Orientale (25,2%). Il settore prevalente si conferma l’estrazione di petrolio e gas (26%), seguito da infrastrutture ed edilizia (16%), metallurgia (9,1%), crociere (8,4%), banche (8,3%) ed elettricità (6,6%). Nonostante il momento difficile SACE assiste più di 25.000 imprese italiane, in prevalenza PMI, facilitandone l’accesso al credito e mitigandone i rischi del processo di internazionalizzazione con un’offerta di garanzie diversificata per settore, controparte, durata e area geografica. Inoltre, attraverso il supporto del nuovo azionista Cassa Depositi e Prestiti è in grado di sostenere le sfide affrontate dalle imprese sui mercati internazionali, dove il sistema Export Banca può assumere un ruolo sempre più cruciale nel migliorare la competitività complessiva del Sistema Italia, sia in termini di export che di investimenti all’estero. Nel 2012 SACE, in partnership con Cassa Depositi e Prestiti e il sistema bancario, ha garantito 3,2 mld di finanziamenti nell’ambito del sistema Export Banca, supportando esportazioni e attività di internazionalizzazione di imprese italiane per 5,2 mld. E’ stata inoltre rafforzata la collaborazione con la Banca Europea degli Investimenti, garantendo 1,9 mld di finanziamenti destinati in prevalenza a progetti infrastrutturali e attività di ricerca e sviluppo.
SACE ha chiuso l’esercizio 2012 con un utile netto di 255,1 milioni di euro, in aumento del 38,6% rispetto all’anno precedente, grazie a:
- la buona tenuta dei premi lordi, assestati a 299,3 mln (-11%) a fronte di impegni assicurativi deliberati pari a 8,52 mld (-18%);
- l’aumento dei sinistri (197,4 mln contro 55,1 mln del 2011), dovuto soprattutto agli indennizzi corrisposti alle aziende italiane per esportazioni in Iran, dove le sanzioni internazionali hanno determinato crescenti difficoltà al rimborso dei prestiti;
- il contributo della gestione finanziaria, positivo per 392,3 mln (-115,1 mln nel 2011), sul quale hanno influito le rivalutazioni riferibili ai titoli governativi europei.
Per quanto riguarda SACE BT, società-prodotto attiva nell’assicurazione del credito, nelle cauzioni e nella protezione dei rischi della costruzione, essa ha risentito delle difficili condizioni economiche createsi nel 2012, con un risultato economico negativo per 21,3 mln a causa dell’aumento delle insolvenze. Per far fronte al peggioramento congiunturale, SACE BT ha adottato politiche prudenziali di assunzione, pricing e gestione dei contratti.
Infine, il 2012 è stato anche il terzo anno di operatività per SACE Fct, società di factoring del gruppo, che ha chiuso l’esercizio con un utile di 8,3 mln. Il business della società si è prevalentemente concentrato sull’offerta al mercato di prodotti di smobilizzo dei crediti vantati dai fornitori della P.A., con soluzioni di factoring tradizionale e reverse factoring. Nel corso dell’anno sono state avviate importanti collaborazioni con primari istituti di credito e sottoscritti accordi con associazioni di categoria, rafforzando la partnership con Poste Italiane.