Il raggiungimento dell’accordo sul nucleare iraniano potrebbe aprire interessanti opportunità per le aziende italiane. Il ritiro delle sanzioni in vigore potrebbe infatti portare a un incremento dell’export italiano nel paese di quasi 3 miliardi di euro nei prossimi 4 anni.
A rivelarlo è uno studio di Sace, che spiega che nonostante l’inasprimento delle sanzioni avvenuto a fine 2011 abbia ridotto sensibilmente gli scambi con il nostro paese e l’Iran, l’Italia rimane tra i principali partner commerciali del Paese orientale. Riguadagnare le quote di mercato perse in Iran non sarà in ogni caso facile, considerando che concorrenti quali Cina, India, Russia e Brasile hanno subito molti meno vincoli negli ultimi anni guadagnandosi una posizione importante all’interno del Paese.
I settori con le maggiori opportunità da cogliere saranno l’oil&gas, l’automotive, la difesa, i trasporti, il real estate e più in generale i settori legati alle costruzioni. Teheran presenta inoltre una serie di importanti vantaggi competitivi ma anche una serie di rischi che le aziende italiane non possono e non devono trascurare, non da ultimo l’impianto sanzionatorio che rimane tuttora in vigore.
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