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Sace in Turchia: ultimi aggiornamenti per l’export italiano

Un’esposizione di impegni pari a 1,9 miliardi di euro, prevalentemente concentrato nei settori di oil&gas, infrastrutture e tecnologie industriali, fa del paese mediorientale il secondo mercato emergente dopo la Russia nel portafoglio del Gruppo italiano.

Sace in Turchia: ultimi aggiornamenti per l’export italiano

SACE ha garantito un finanziamento da 10 milioni di euro erogato da Mediocredito Italiano, destinato al supporto di investimenti strategici e processi di crescita delle imprese, punto di riferimento per le attività di consulenza per la finanza d’impresa, finanziamento specialistico, credito agevolato e leasing. L’obiettivo di questa operazione è l’espansione in Turchia di CRIF, società globale specializzata nello sviluppo e gestione di sistemi di informazioni creditizie, business information e supporto decisionale. CRIF oggi sviluppa progetti in più di 40 paesi in quattro continenti (Europa, America, Africa e Asia), supportando quotidianamente con i suoi servizi oltre 2.400 banche e società finanziarie e più di 25.000 imprese a livello internazionale. CRIF è stata la prima società Italiana ad aver ottenuto la registrazione a livello comunitario come Agenzia di Credit Rating, abilitata a fornire valutazioni sul merito creditizio delle imprese sulla base dell’applicazione di rigorosi modelli quantitativi oltre che sulle competenze e la professionalità dei propri analisti. Il finanziamento in oggetto contribuisce all’acquisizione di partecipazioni in quattro società di diritto turco attive nella fornitura di sistemi e soluzioni software, rafforzando la strategia di internazionalizzazione di Crif avviata dagli anni Novanta.

Inoltre, in occasione dell’ultima missione di SACE in Turchia, il gruppo assicurativo-finanziario italiano ha inoltre annunciato 1 mld di nuove operazioni in Turchia. SACE conta oggi in Turchia su un portafoglio di impegni pari a 1,9 mld, prevalentemente concentrato nei settori di oil&gas, infrastrutture e tecnologie industriali. Un’esposizione che fa del paese mediorientale il secondo mercato emergente dopo la Russia nel proprio portafoglio, dato peraltro in linea con la rilevanza del mercato turco per le imprese italiane. Tra le nuove operazioni attualmente allo studio vi sono project finance sia nel settore pubblico che privato, finanziamenti a controparti bancarie o leasing, e un numero crescente di transazioni di export credit in favore delle PMI. Le operazioni di credito fornitore, specialmente dedicate al segmento delle attività produttive di dimensioni più piccole, sono state le più numerose nel 2013, anno in cui SACE ha deliberato circa 700 mln di nuove transazioni.

In Turchia, inoltre, SACE vanta accordi di collaborazione con l’ISPAT, l’agenzia di attrazione degli investimenti turca che fa capo direttamente al Primo Ministro, e con la Turk Eximbank, quest’ultimo di recentissima finalizzazione.

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