L’Assemblea degli Azionisti di SACE S.p.A. (composta dall’unico socio Cassa Depositi e Prestiti) ha deliberato nei giorni scorsi, su proposta del Consiglio di Amministrazione, la riduzione del capitale sociale da 4.340 a 3.541 milioni di euro, mediante rimborso all’unico socio di circa 799 milioni di euro. La delibera diventerà esecutiva, come è previsto dall’art. 2445 del Codice Civile, dopo 90 giorni dall’iscrizione nel registro delle imprese.
L’Assemblea ha inoltre approvato l’emissione di un prestito obbligazionario subordinato. A tale riguardo SACE ha affidato l’incarico di joint arranger e structuring adviser a Barclays e Citi, e di joint bookrunner a Deutsche Bank, HSBC e UniCredit.
SACE sta quindi facendo un po’ di pulizia di bilancio in vista della privatizzazione, prevista per quest’anno, ma sulla quale al momento tace ogni notizia ufficiale. Si è parlato di varie ipotesi, la più ricorrente delle quali è la cessione del 60% del pacchetto societario, non si sa ancora se tramite un private placement o una quotazione in Borsa (ma il momento non pare certo dei migliori). Si tratta comunque di operazioni abbastanza tradizionali quando si colloca un importante pacchetto di azioni sul mercato: SACE aveva una capitalizzazione fin eccessiva e debiti molto esigui, e una sostituzione di equity (il capitale sociale) con quasi equity (il prestito obbligazionario subordinato) non peggiora in modo sostanziale l’appeal del titolo della nostra assicurazione pubblica. Che, al contrario, si presenta snella e in buona forma in vista di possibili future nozze.
SACE, Eur 799 mln di dividendo straordinario a Cdp
Nella prima Assemblea di SACE nel 2015, è stato deciso un dividendo straordinario a Cdp, l’azionista unico, di 799 mln di euro – Potrebbe essere la prima delle grandi manovre in vista della privatizzazione di SACE, prevista per quest’anno, ma su cui al momento mancano notizie ufficiali