Ricordate la polemica sui sacchetti biodegradabili? Quelli che a inizio anno sollevarono un’indignazione popolare senza precedenti, arrivando addirittura ad occupare le prime pagine dei giornali?
La legge che – recependo una direttiva Ue del 2015 – impone che vengano utilizzati sacchetti compostabili e biodegradabili idonei al contatto alimentare in sostituzione dei sacchetti di plastica è entrata in vigore in Italia il 1°gennaio 2018. La norma stabilisce che ogni esercente, dai più piccoli arrivando alla grande distribuzione, venda le singole buste a un prezzo compreso tra 1 e 5 centesimi (indicato separatamente su ogni scontrino), prevedendo inoltre che, per questioni igieniche i consumatori non avrebbero potuto portare il proprio sacchetto da casa.
Un obbligo che aveva portato molti a parlare addirittura di “tassa occulta imposta dal Governo”., con tanto di fake news sull’azienda produttrice “amica di Renzi” che costrinse l’ex segretario del PD a dover fare addirittura una smentita ufficiale.
Sulla questione è intervenuto il Consiglio di Stato che, interpellato dal ministero della Salute, per la gioia di molti consumatori ha deciso un “parziale dietrofront”.
L’organo di giustizia amministrativa ha infatti sancito che i sacchetti biodegradabili utilizzati dagli utenti per la spesa di frutta e verdura si possono anche portare da casa e non devono essere obbligatoriamente acquistati nei negozi. Secondo il Consiglio infatti, dato che i sacchetti hanno un valore economico, non possono essere sottratti alla logica del mercato. Il consumatore ha dunque tutto il diritto di scegliere dove e se acquistarli, esattamente come fa con tutte le altre merci.
A controllare che il cliente usi davvero una busta ecologica dovrà essere il commerciante, che avrà la possibilità di vietare l’utilizzo di contenitori o sacchetti non conformi alla legge.
Attenzione a cantare vittoria però, perché a volte portarsi il sacchetto da casa può comportare una spesa maggiore rispetto al prezzo che si pagherebbe prendendolo direttamente “in loco”.
La legge entrata in vigore a gennaio, impone agli esercenti di mettere in vendita le ormai celeberrime buste biodegradabili ad un prezzo compreso tra 1 e 5 centesimi. Acquistando i sacchetti bio per proprio conto – le confezioni possono variare da 1,5 a 2,5 euro circa – il costo unitario facilmente tocca i 10-15 centesimi a busta. Molto più che al supermercato, quindi.