Ryanair ha registrato un altro trimestre di crescita significativa, con utili oltre le attese e un traffico in aumento. Tuttavia, i ritardi nella consegna dei nuovi Boeing costringono il maggiore vettore low-cost d’Europa a ridimensionare (ancora una volta) le sue previsioni per il prossimo anno fiscale.
A Dublino, il titolo di Ryanair vola con un guadagno vicino al 5%.
Ryanair: utili trimestrali da 149 milioni di euro, traffico in crescita
Nel terzo trimestre dell’anno fiscale 2025, chiuso a dicembre, la compagnia low cost irlandese ha segnato un utile netto di 149 milioni di euro, un balzo notevole rispetto ai 15 milioni dello stesso periodo dello scorso anno e ben oltre i 60 milioni stimati dagli analisti. Anche i ricavi sono cresciuti del 10%, raggiungendo i 2,96 miliardi di euro, sostenuti dall’aumento delle tariffe medie dell’1% e da un traffico in crescita del 9% a 44,9 milioni di passeggeri. Questo ha permesso a Ryanair di invertire il trend del trimestre precedente, in cui le tariffe erano calate del 7%.
Secondo il cfo Neil Sorahan, il risultato è stato influenzato positivamente da due fattori: da un lato, un compenso per i ritardi nelle consegne; dall’altro, un impatto negativo per 108 milioni di euro legato a spese legali in Spagna, contro cui il colosso irlandese ha annunciato ricorso.
Ritardi nei Boeing e previsioni ridimensionate
Nonostante i risultati positivi, Ryanair ha rivisto per la seconda volta in tre mesi le previsioni di traffico passeggeri per l’anno fiscale 2026. La compagnia si aspetta ora di trasportare 206 milioni di passeggeri, rispetto ai 210 milioni previsti a novembre e ai 215 milioni stimati inizialmente.
Questo aggiustamento è legato ai ritardi nella consegna degli aerei da parte di Boeing, causati dallo sciopero dello scorso anno. Ryanair prevede di ricevere solo nove Boeing 737 Max prima del picco della stagione estiva, meno di quanto previsto inizialmente. Tuttavia, la compagnia rimane fiduciosa che i 29 aerei ordinati saranno consegnati entro marzo 2026.
“Siamo delusi di avere meno aerei del previsto, ma abbiamo riscontrato miglioramenti significativi negli stabilimenti di Boeing. Probabilmente il peggio è alle spalle”, ha dichiarato Sorahan.
Costi sotto controllo e sfide future
I costi operativi sono rimasti in linea con le aspettative, grazie ai risparmi ottenuti dalla copertura del carburante e agli interessi attivi, che hanno ampiamente compensato l’inflazione. La compagnia aerea low cost prevede un utile annuale compreso tra 1,55 e 1,61 miliardi di euro, leggermente superiore al consenso di mercato di 1,53 miliardi.
Tuttavia, permangono incertezze legate a fattori geopolitici, come i conflitti in Ucraina e Medio Oriente, e a problemi strutturali, come la carenza di personale addetto al controllo del traffico aereo in Europa. Per l’anno fiscale 2025, Ryanair punta a raggiungere un traffico di quasi 200 milioni di passeggeri (+9%) a condizione che non ci siano ulteriori ritardi nelle consegne dei Boeing.
Il mercato rimane ottimista
Nonostante i tagli alle previsioni, gli analisti restano fiduciosi sulle prospettive a lungo termine di Ryanair. Citi ha confermato il rating “buy” con un target price di 26 euro, mentre Bernstein mantiene un obiettivo a 23 euro, pari a un potenziale rialzo del 16,5% rispetto all’ultima chiusura del titolo a 19,73 euro. Secondo Citi, l’aumento delle tariffe e l’uscita di Ryanair dalla distribuzione delle Ota nel 2026 potrebbero garantire ulteriori margini di crescita.