Tra Ryanair e i suoi piloti è sempre braccio di ferro. In vista dei nuovi scioperi del personale che potrebbero bloccare i voli in mezza Europa, la compagnia irlandese ha inviato ieri una lettera di ammonimento ai piloti e agli assistenti di volo annunciando punizioni nel caso aderissero alla protesta dei prossimi giorni.
Il primo test delle nuove agitazioni si avrà in Italia dalle ore 13 alle 17 di venerdì prossimo, ma la prova del fuoco è attesa per il 20 dicembre, quando lo sciopero di piloti e assistenti di volo di Ryanair in Germania e in Irlanda potrebbe creare grandi difficoltà ai voli in vista delle vacanze di Natale.
I piloti chiedono aumenti salariali ma anche relazioni sindacali normali con il vulcanico presidente della compagnia, Michael O’Leary, che ieri, per tutta risposta, ha mandato una durissima lettera ai suoi dipendenti minacciando di cancellare i benefit conquistati nelle scorse settimane dopo la cancellazione di centinaia di voli per la carenza di piloti al comando. La compagnia avverte che, se gli scioperi non rientreranno, potrebbe cancellare le concessioni sui maggiori turni di riposo e ridurre gli aumenti salariali fino al 20%.
Ma anche i sindacati non mollano e nei prossimi giorni a farne le spese potrebbero essere ancora una volta i viaggiatori, mentre sulla vicenda è anche intervenuto il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda: “E’ un atto indegno. Non è un mio ambito di responsabilità ma ritengo che si debba intervenire. Non si può stare sul mercato solo per prendere i vantaggi e non rispettare le regole”.