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Ryanair: nuovi aumenti sulle tariffe per i bagagli a mano e imbarco prioritario

Imagoeconomica

Nuovi aumenti in arrivo per Ryanair. La compagnia aerea low cost ha annunciato l’introduzione di rincari sulle tariffe relative ai bagagli a mano, con particolare riferimento a chi sceglie di aggiungere un secondo bagaglio e selezionare l’imbarco prioritario dopo aver già completato la prenotazione. La decisione, secondo Ryanair, risponde alla necessità di allineare i costi alle tariffe normalmente applicate per l’imbarco dei bagagli al gate.

La modifica interessa tutti quei passeggeri che scelgono di aggiungere servizi dopo aver acquistato il biglietto, un’opzione che costerà molto di più rispetto all’inclusione del servizio al momento della prenotazione.

Il cambiamento ha già generato reazioni contrastanti tra i clienti della compagnia, che da tempo criticano le politiche di Ryanair riguardo ai costi accessori, spesso responsabili di una considerevole differenza tra il prezzo iniziale del biglietto e quello effettivamente pagato.

Bagaglio Ryanair: cosa cambia nelle nuove regole

Le nuove modifiche riguardano esclusivamente le operazioni effettuate dopo la prenotazione. Ryanair ha confermato che il prezzo per aggiungere un secondo bagaglio a mano al momento della prenotazione rimarrà invariato, ma crescerà per chi sceglierà di includere il servizio successivamente. Questa strategia mira a incentivare i passeggeri a completare tutte le operazioni necessarie durante la fase di prenotazione iniziale, semplificando le procedure pre-imbarco e riducendo i tempi di gestione in aeroporto.

Attualmente, nel costo di un biglietto Ryanair è incluso un solo bagaglio a mano con dimensioni massime di 40x20x25 cm, che deve essere verificato prima dell’arrivo in aeroporto per evitare addebiti aggiuntivi. Il secondo bagaglio a mano, da inserire con l’imbarco prioritario, può avere dimensioni massime di 55x40x20 cm e un peso fino a 10 kg. Il costo di questo servizio, quando richiesto al momento della prenotazione, varia tra i 6 e i 36 euro, a seconda della tratta e del periodo dell’anno. Ora, chi aggiungerà il secondo bagaglio a mano successivamente alla prenotazione o in aeroporto dovrà pagare una tariffa più elevata, che potrà raggiungere fino a 60 euro.

Ryanair: le ragioni dietro l’aumento

Ryanair ha giustificato questi aumenti con la necessità di armonizzare le tariffe per i bagagli aggiuntivi alle prassi applicate per i bagagli registrati al gate. Questo tipo di aumento non è nuovo per la compagnia, che ha sempre addebitato costi superiori per qualsiasi operazione o modifica effettuata dopo la prenotazione iniziale. Ad esempio, la richiesta di una nuova copia della carta d’imbarco in aeroporto può arrivare a costare fino a 20 euro, mentre il check-in in aeroporto può arrivare a 55 euro.

Le nuove tariffe riflettono un quadro già consolidato da Ryanair, che tende a scoraggiare le operazioni post-prenotazione attraverso l’applicazione di costi aggiuntivi. Aggiungere un bagaglio da 10 kg da imbarcare in stiva, che costa tra 11,99 e 29,99 euro se richiesto durante la prenotazione, può arrivare a costare tra i 23,99 e i 40 euro se aggiunto successivamente. Allo stesso modo, per i bagagli oltre i 20 kg, le tariffe possono passare da un costo iniziale di 18,99 – 59,99 euro a un aumento tra 44,99 e 59,99 euro per volo.

Dal punto di vista strategico, la scelta di aumentare le tariffe per le modifiche post-prenotazione risponde a una logica di ottimizzazione delle risorse e di contenimento dei costi. Riducendo le operazioni effettuate in aeroporto, la compagnia punta a velocizzare le procedure di imbarco e a limitare l’impiego di personale di terra, il che si traduce in un potenziale risparmio sui costi operativi. Secondo Ryanair, questo dovrebbe portare a una maggiore efficienza e alla possibilità di mantenere i prezzi dei biglietti competitivi.

Aumenti Ryanair: protestano i passeggeri

Le reazioni dei passeggeri non si sono fatte attendere. Da tempo, Ryanair è oggetto di critiche da parte dei viaggiatori proprio per le numerose tariffe accessorie che fanno lievitare il prezzo finale del biglietto rispetto a quanto inizialmente pubblicizzato. I social media, in particolare, sono diventati un terreno fertile per le lamentele dei passeggeri britannici e di altre nazionalità, che lamentano la mancanza di trasparenza sui costi e l’aumento continuo delle spese accessorie.

Molti passeggeri sottolineano come la difficoltà di prevedere il costo finale del viaggio incida negativamente sull’esperienza di acquisto, poiché spesso il prezzo finale del volo è significativamente superiore a quello inizialmente visualizzato durante la prenotazione. A ciò si aggiunge l’irritazione per la necessità di dover monitorare con attenzione tutte le fasi di prenotazione per evitare sorprese economiche.

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