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Ryanair: l’utile sfiora i 2 miliardi, ma i ritardi di Boeing pesano sul titolo. Tariffe invariate per l’estate

I ricavi di Ryanair aumentano del 25% a 13,44 mentre la società prevede un aumento dell’8% dei passeggeri nell’anno finanziario. Annunciato buyback da 700 milioni

Ryanair: l’utile sfiora i 2 miliardi, ma i ritardi di Boeing pesano sul titolo. Tariffe invariate per l’estate

Ryanair supera le attese degli analisti e chiude il bilancio 2023/2024 con un utile netto vicinissimo ai 2 miliardi di euro e ricavi in crescita del 25 per cento. Dopo la pubblicazione dei risultati il titolo di Ryanair cede il 3,6% a Londra a causa dei ritardi delle consegne da parte di Boeing.

Il bilancio di Ryanair

L’anno fiscale 2024 si è chiuso con profitti netti pari a 1,92 miliardi di euro, in rialzo del 34% rispetto all’anno scorso, trainato da un aumento dei passeggeri e delle tariffe, nonostante il costo del carburante. Gli analisti si aspettavano un dato di 1,905 miliardi. A gennaio Ryanair ha tagliato le previsioni di utile al netto delle imposte a un range compreso tra 1,85 e 1,95 miliardi di euro dopo che alcune agenzie di viaggio online hanno improvvisamente smesso di vendere i suoi voli.

I ricavi aumentano del 25% a 13,44 miliardi di euro, mentre Il traffico ha registrato un rialzo del 9% a 183,7 milioni di passeggeri (+23% rispetto al periodo pre-Covid). L’azienda ha potuto contare su “un primo semestre record e un forte traffico per Pasqua”, ha dichiarato l’amministratore delegato Michael O’Leary.

Le tariffe media sono salite del 21% a 49,80 euro, mentre costi operativi sono cresciuti a causa del rincaro del 32% del carburante, ma anche “dell’aumento dei costi del personale e dei ritardi nelle consegne di Boeing”.I costi per posto rimangono sotto controllo. 

Il dividendo finale è di 0,178 euro per azione e Ryanair ha annunciato un riacquisto di azioni per 700 milioni.

Per l’anno fiscale 2025 la compagnia aerea prevede di aumentare il traffico dell’8% nell’anno finanziario in corso, per arrivare tra 198 e 200 milioni di passeggeri a condizione che le consegne di Boeing tornino ai livelli contrattuali prima della fine dell’anno.

O’Leary: “Tariffe estive invariate o leggermente superiori al 2024”

Il Ceo Michael O’Leary, presentando i risultati agli investitori, ha però detto che “una sensazione di recessione che aleggia sull’Europa” potrebbe essere un fattore di crescita delle tariffe aeree più lenta del previsto. Nonostante la forte domanda di viaggi, pare che i turisti non siano disposti a metter mano al portafoglio come Ryanair prevedeva qualche mese fa. La società ha comunque espresso “cauto ottimismo” sul fatto che le tariffe estive saranno da invariate a leggermente superiori a quelle dell’anno scorso.

“La domanda di viaggi in Europa è forte per la stagione 2024 e, nonostante i ritardi nelle consegne dei Boeing, opereremo la nostra più grande programmazione estiva di sempre con oltre 200 nuove rotte (e 5 nuove basi)”, ha aggiunto O’Leary.

I ritardi di Boeing 

Sul caso Boeing, l’Ad di Ryanair ha spiegato che la società punta a incrementare la flotta di B737 Gamechangers da 146 a 158 aerei entro la fine di luglio. Rispetto alle consegne previste dal contratto si tratta di 23 aerei in meno. “Continuiamo a lavorare a stretto contatto con l’amministratore delegato di Boeing (Dave Calhoun), il cfo (Brian West) e il nuovo team di gestione di Seattle per migliorare la qualità e accelerare le consegne degli aerei B737”, ha aggiunto il manager irlandese, spiegando però che rimane il rischio che le consegne di Boeing possano slittare ulteriormente.

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