Irlanda, Ryanair non può essere l’asso pigliatutto. Il vettore low cost dovrà ridurre la sua partecipazione nell’ex compagnia di bandiera Aer Lingus dal 29,5 al 5 per cento. L’ordine arriva dalla Competition Commission britannica.
L’antitrust di Londra ha stabilito, con una pronuncia definitiva, che la forte quota in mano al gruppo di O’Leary è una minaccia alla concorrenza nei collegamenti aerei tra l’Irlanda e la Gran Bretagna. Ryanair è infatti allo stesso tempo maggiore azionista e concorrente di Aer Lingus sulle stesse tratte.
Già nel febbraio scorso le autorità antitrust avevano bloccato per la seconda volta un tentativo di takeover da 694 milioni di euro, sostenendo che avrebbe “danneggiato i passeggeri creando un monopolio o perlomeno una posizione dominante su 46 rotte sulle quali adesso le due compagnie sono in forte concorrenza”.Oggi la Competition Commission ribadisce: c’è un incentivo a indebolire l’efficacia del rivale considerato un concorrente e la possibilità di ostacolare o impedire ogni tentativo di fusione di Aer Lingus con un’altra compagnia aerea o l’acquisto da parte di altri.
Soddisfatta l’ex compagnia di bandiera irlandese, che commenta: “era inaccettabile che il nostro concorrente principale potesse continuare ad avere una quota di quasi il 30 per cento e interferire con il nostro business nonostante il blocco da parte della Commissione Europea sia del primo tentativo di takeover ostile sei anni fa che quello di quest’anno,” ha dichiarato il presidente Colm Barrington. Ryanair, invece, ha subito dichiarato che ricorrerà in appello per contestare una decisione che l’amministratore delegato Michael O’Leary ha definito “bizzarra, palesemente sbagliata e ingiusta”.
Ryanair aveva acquistato la quota di Aer Lingus nel 2007 e aveva subito fatto un primo tentativo di acquisto che era stato respinto.