La guerra delle compagnie aeree è ufficialmente decollata, tra accuse, denunce e comunicati al vetriolo. Da una parte del ring c’è Meridiana Fly-Air Italy e dall’altra Ryanair, ma al centro della questione, in un momento già di per sè molto complesso per l’intero settore aereo, è finito l’intero sistema dele sovvenzioni legate alle rotte internazionali, ma che finiscono per essere utilizzate anche sulle rotte nazionali, permettendo così a compagne come Ryanair di offrire prezzi irrisori rispetto a quelli di Meridiana sulle tratte Bari-Verona e Bari-Milano Linate.
E così Meridiana ha decusi di rinunciare, a partire da metà settembre, ad operare su queste due rotte (che rappresentano circa il 6% del suo intero business), non prima, però, di aver depositato una denuncia presso la Commissione europea e di aver pubblicamente accusato Ryanair di concorrenza sleale.
Accuse alle quali la compagna irlandese che ha reagito sfoderando i denti, con un duro contrattacco a mezzo stampa: “Ryanair respinge le false affermazioni di Meridiana sulla concorrenza e i sussidi di Stato. Per troppi anni Meridiana ha derubato i passeggeri italiani con tariffe pari a più del doppio di quelle Ryanair, incorrendo al tempo stesso in perdite commerciali enormi. Compagnie aeree inefficienti come Meridiana esistono solo grazie ai sussidi e non potranno mai competere con compagnie aeree autenticamente efficienti e a basso costo come Ryanair”.
La controreplica di Meridiana non si è fatta attendere, con nuove accuse nei confronti della compagnia irlandese, affidate ad un nuovo comunicato “Ci sono alcune compagnie low cost che, malgrado le sanzioni comminate dall’Antitrust, continuano a promuovere tariffe che risultano due o tre volte maggiorate al momento dell’acquisto finale. Piuttosto sarebbe opportuno domandarsi quali sarebbero le tariffe ed i conti di Ryanair senza i contributi che riceve in Italia in modo poco trasparente dagli aeroporti e dagli Enti Locali Italiani”.
La guerra delle compagnie aeree è appena cominciata e si preannuncia lunga e senza esclusione di colpi. Data e luogo di atterraggio, al momento, rimangono ignote.