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Russia verso la disconnessione da Internet entro l’11 marzo. Mosca smentisce

Secondo un tweet di Anonymous, Putin starebbe per disconnettersi da internet portando tutte le risorse sulla Intranet russa – Mosca nega: “Misure contro minacce di cyberattacchi”

Russia verso la disconnessione da Internet entro l’11 marzo. Mosca smentisce

Putin si prepara a staccare la spina alla rete globale. La Russia sarebbe pronta alla sua disconnessione da Internet, portando le proprie infrastrutture sulla “Intranet russa”, ossia RuNet, completando l’isolamento dalle comunicazioni globale in atto sin dal primo giorno dell’invasione ucraina. La notizia è stata rilanciata sui social da Nexta tv e anche da un profilo legato agli hacker di Anonymous, che si è schierata contro Putin. In particolare, gli account hanno pubblicato due pagine di documenti in russo dalle quali emerge la volontà del Cremlino di disconnettere il Paese dalla rete globale e di trasferire tutti i server e i domini in una rete nazionale. L’operazione dovrebbe avvenire entro l’11 marzo, secondo quanto si legge nel messaggio inviato “a tutte le autorità esecutive federali e alle autorità esecutive dei soggetti della Federazione Russa” dal viceministro dello sviluppo digitale, comunicazione e mass media Cernenko.

“La Russia si sta preparando alla disconnessione da internet globale, limitando l’accesso alle informazioni per il popolo russo. Questo significa censura, e noi siamo totalmente contro ogni tipo di censura. Quindi… aumentiamo la pressione!”, si legge nel tweet di Anonymous.

Tweet di Anonymous

Anche se Mosca smentisce la notizia, il piano di una rete internet indipendente e controllata dal governo russo è iniziato nel maggio del 2019 quando il presidente russo aveva firmato un disegno di legge che mirava a legittimare la “sovranità su Internet” della Russia. I deputati avevano evidenziato la necessità di rispondere alla strategia informatica “aggressiva” degli americani.

In realtà, pochi giorni fa era l’Ucraina a richiedere all’Icann – l’Internet Corporation for Assigned Names and Numbers che gestisce la Rete a livello globale – di disconnettere la Russia da internet spegnendo i server DNS e revocando i domini russi. A stretto giro la risposta dell’ente è stato un secco “no” perché si sarebbe trattato di un grave precedente per Internet e il concetto di una rete di comunicazione universale.

Se il piano verrà portato a termine, 140 milioni di persone usciranno da Internet per trovarsi all’interno di un campo di informazione veicolato dal governo russo.

Mosca smentisce la disconnessione dalla rete globale

In un rapporto del quotidiano russo Kommersant, il ministero dello sviluppo digitale ha negato la mossa del governo di bloccare l’accesso russo a internet. “La Russia si sta preparando contro le minacce di cyberattacchi e ha chiesto a tutti i siti web statali di passare a sistemi di nomi di dominio gestiti localmente prima dell’11 marzo. È stato anche ordinato loro di cancellare tutti i codici di script Java scaricati da fonti straniere, che sono per lo più servizi pubblicitari, e di complicare le politiche delle password”.

La comunicazione governativa trapelata dai servizi di intelligence occidentali

Il messaggio è stato inviato dal viceministro dello sviluppo digitale, comunicazione e mass media Cernenko. La notizia è stata diffusa dai servizi di intelligence occidentali che hanno allegato la traduzione della nota trasmessa a tutti gli enti. I punti da rispettare sono otto:

1. Verificare la presenza dell’accesso degli account personali degli amministratori dei domini dei siti pubblici in rete Internet. In caso di assenza dell’accesso eseguire le azioni richieste su ripristina accesso 

2. Aggiornamento e (o) rendere più complessa la politica della password, modifica password account personale del registratore dei domini, password degli amministratori di risorse pubbliche e, se possibile, introdurre fattori di autentificazione aggiuntivi per gli utenti.

3. Passare ad utilizzare i server di DNS localizzati sul territorio della federazione russa. 

4. Cancellare da pagine HTML tutti i codici Javascript scaricati da risorse estere. 

5. In caso di utilizzo di hosting estero, spostare le risorse pubbliche posizionate su di esso verso un hosting russo. 

6. In caso di inserimento di una risorsa pubblica nella zona di dominio diverso dalla zona di dominio russo se possibile spostarlo alla zona di dominio “ru”. 7. Comunicare a tutti gli enti dipendenti l’elenco delle misure di potenziamento delle risorse pubbliche. 

8. Informare con lettera ufficiale indirizzata al ministero dello sviluppo digitale della Russia l’esecuzione delle misure entro il 15 marzo. In caso di rifiuti che comportano indisponibilità delle risorse pubbliche segnalare al ministero dello sviluppo digitale.

Mosca vara la legge che punisce le fake news sull’operato dell’esercito russo

Dal 5 marzo sono entrate in vigore le norme che puniscono la diffusione di notizie false sulle azioni militari russe. Eventuali infrazioni vengono sanzionate con multe molto salate (fino a un milione e mezzo di rubli) e, nei casi più gravi, sono previste anche pene detentive fino a quindici anni. Introdotta inoltre la responsabilità per le richieste pubbliche di sanzioni contro la Russia. Le nuove norme si applicano a tutti, compresi giornalisti russi e stranieri. Motivo per cui molti emittenti locali hanno sospeso l’attività, così come gli emittenti esteri hanno deciso di sospendere i servizi di corrispondenti e inviati dalla Russia. Un altro smacco alla libertà e indipendenza dell’informazione da parte del Cremlino.

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