Parte la missione di pace in Ucraina di Papa Francesco. Il cardinale Matteo Maria Zuppi, brillante presidente della Conferenza episcopale italiana e arcivescovo di Bologna che è stato scelto dal Papa per cercare una strada per allentare le tensioni nel conflitto in Ucraina, ha cominciato oggi da Kiev la sua difficilissima missione.
“Si tratta di una iniziativa che ha come scopo principale quello di ascoltare in modo approfondito le autorità ucraine circa le possibili vie per raggiungere una giusta pace e sostenere gesti di umanità che contribuiscano ad allentare le tensioni” dice un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede. Pietro Parolin, il cardinale segretario di Stato, ha precisato che quella affidata al presidente della Cei non è una missione che ha “come scopo immediato la mediazione”, ma è stata voluta dal Papa per “allentare le tensioni nel conflitto in Ucraina”. L’obiettivo è “cercare soprattutto di favorire il clima, favorire un ambiente che possa portare a percorsi di pace”.
Incerta la tappa a Mosca
La sala stampa ha fatto sapere che sl momento, non è prevista una tappa del porporato a Mosca. Ma l’agenzia russa Tass, citando una “fonte informata in Vaticano” ha detto invece che la visita a Mosca “è in corso di preparazione”, ha aggiunto la fonte, senza tuttavia citare una possibile data. Questa mattina, il portavoce del Cremlino Dmity Peskov aveva detto che un incontro fra il Presidente russo e l’inviato del Pontefice non è in agenda.
Il porporato ha ricordato che “Kiev non sarebbe disposta attualmente a una mediazione nel senso stretto del termine. Però questa missione ha come di creare un clima di mediazione e aiutare ad andare verso una soluzione pacifica”.
Zuppi aveva gestito con successo la mediazione in Mozambico
La sintonia tra Papa Francesco e Zuppi è molto forte. Bergoglio lo ha anche nominato giudice della Corte di Cassazione dello Stato della Città del Vaticano insieme ad altri due porporati italiani da lui molto stimati: Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, e Mauro Gambetti, vicario generale del Papa per la Città del Vaticano.
Il cardinale Zuppi è una figura di spicco della Comunità di Sant’Egidio, fondata da Andrea Riccardi e presieduta da Marco Impagliazzo. Da sempre vicino ai poveri, Zuppi è uomo di mediazione e di pace, personalità molto autorevole e con sensibilità pastorali molto affini a quelle di Bergoglio. Nel 1990 Riccardi e Zuppi svolsero il ruolo di mediatori nelle trattative tra il governo del Mozambico, all’epoca controllato dai socialisti del Fronte di Liberazione del Mozambico, e il partito di Resistenza Nazionale Mozambicana, impegnati dal 1975 in una sanguinosa guerra civile. La mediazione portò, il 4 ottobre 1992, nel giorno della festa di san Francesco d’Assisi, dopo ventisette mesi di trattative, alla firma degli accordi di pace di Roma che sancirono la fine delle ostilità. Per questo motivo, la Comunità di Sant’Egidio è anche chiamata l’Onu di Trastevere, quartiere nel cuore di Roma dove è nata e dove ha la sede principale.