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Russia, rimpasto alle porte per il Cremlino

Rimpasto in vista per il Cremlino. A settembre Vladimir Yakunin, uno dei più influenti uomini vicini al capo di Stato Vladimir Putin, potrebbe lasciare la presidenza delle Ferrovie russe (Rzd), incarico che ricopre dal 2005. Lo ha confermato Yakunin stesso a Forbes e all’agenzia Rbc, dopo essere stato proposto come nuovo senatore di Kaliningrad (l’enclave russa ai confini di Polonia e Lituania) dall’attuale governatore ad interim della regione, Nikolai Tsukanov. 

Il 13 settembre si svolgeranno le elezioni per il governatore, cui Tsukanov concorre come candidato del partito di governo Russia Unita. Il giorno successivo si riunirà il Cda di Rzd e “Yakunin ha in programma di unirsi al Consiglio della Federazione”, la Camera alta del parlamento russo, ha dichiarato il portavoce delle Ferrovie dello Stato, Grigori Levchenko. 

Il Financial Times sottolinea che diventare senatore potrebbe essere una sorta di demansionamento per chi ha guidato per oltre un decennio il monopolio del trasporto su rotaie in Russia, a meno che Yakunin non venga nominato presidente del Senato, una delle più alte cariche dello Stato secondo la Costituzione, anche se con poteri per lo più formali. 

In ogni caso, l’uscita di Yakunin da Rzd sarebbe il rimpasto di più alto livello nel gruppo vicino a Putin dal dicembre 2012, quando Vladislav Surkov lasciò la poltrona di primo vice capo dello staff presidenziale. 

Una fonte vicina al Cremlino ha ipotizzato che il cambio ai vertici di Rzd possa “far parte di cambiamenti più ampi”, mentre altri ricordano che Yakunin è già stato al centro di speculazioni (già due anni fa si era parlato delle sue dimissioni), ma è sempre rimasto al suo posto.

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