X

Russia, Putin trionfa e sfida l’Occidente

Vladimir Putin personal website

Doveva essere un plebiscito, e lo è stato. Vladimir Putin è stato eletto presidente della Russia per la quarta volta con quasi il 76% dei voti.

Del resto, l’unico candidato che avrebbe potuto creare qualche preoccupazione allo Zar, il blogger Aleksej Naval’nyj, era stato escluso da tempo dalla corsa. Gli altri candidati, invece, erano poco più che comparse: l’unico ad essere arrivato oltre il 10% è stato Pavel Grudinin, candidato comunista; gli altri, tranne l’ultranazionalista Vladimir Žirinovskij, non hanno superato l’1,5%.

La vittoria di Putin, insomma, non è mai stata in discussione. Semmai, dal punto di vista dello Zar, il dato più importante per dare al plebiscito i contorni del trionfo era quello dell’affluenza. E in questo caso l’obiettivo del 70% non dovrebbe essere stato raggiunto. Secondo le stime del centro demoscopico statale Vtsiom, il potrebbe fermarsi al 63,7%. Ma questo si saprà solo più avanti, quando saranno pubblicati i dati ufficiali.

Da varie zone del Paese sono arrivate denunce di brogli e irregolarità – si dice che molte persone abbiano votato più volte – ma sono state sistematicamente ignorate. Putin rimarrà in carica fino al 2024, anno in cui terminerà quello che, in base alla Costituzione russa, dovrebbe essere il suo ultimo mandato.

“Vi ringrazio: il successo è il nostro destino”, ha detto il Presidente parlando alla folla riunita al Maneggio di Mosca, a due passi dalla Piazza Rossa.

Sul risultato di queste elezioni ha pesato certamente lo scontro con la Gran Bretagna sull’avvelenamento a Salisbury di Serghei Skripal, ex agente segreto russo, in un attentato con gas nervino di cui Uk, Ue e Usa hanno accusato in coro Mosca. Il portavoce della campagna elettorale di Putin, Andrei Kondrashov, ha ringraziato ironicamente la premier britannica Theresa May per aver fatto impennare l’affluenza: “Ancora una volta la Gran Bretagna non ha capito la mentalità della Russia: se ci accusano di qualcosa in modo infondato, il popolo russo si unisce al centro della forza e il centro della forza oggi è senz’altro Putin”.

Lo stesso Presidente russo ha poi parlato per la prima volta apertamente del caso Skripal: “Noi non c’entriamo, ma siamo comunque pronti a cooperare con la Gran Bretagna. Se si fosse trattato di nervino di tipo militare, Serghei Skripal sarebbe morto sul posto: noi abbiamo distrutto il nostro arsenale chimico mentre i nostri partner non lo hanno ancora fatto. Ritenere che potessimo fare una cosa del genere prima delle elezioni e dei campionati del mondo è davvero sciocco”.

Finora l’unico leader mondiale a congratularsi con Putin è stato il leader cinese Xi Jinping, anche lui fresco di rielezione.

Related Post
Categories: Mondo