Do ut des Russia-Eurozona. Mosca aiuterà i Paesi coinvolti nella crisi del debito, ma in cambio pretende di ottenere “uno status migliore” all’interno del “Fondo monetario internazionale e di altre strutture di questo tipo”. A Vladimir Putin non piacciono troppo i giri di parole. Il primo ministro russo ha fatto sapere di attendersi una specifica contropartita in cambio dello sforzo “recentemente” promesso dal “presidente Dmitri Medvedev in occasione della riunione del G20”.
Da San Pietroburgo, dove si trovava per il forum della Shanghai Cooperation Organization, Putin ha specificato che “prendere parte a questo lavoro comune attraverso gli strumenti dell’Fmi” è “nel nostro interesse” per minimizzare i problemi nell’eurozona.
Intanto il presidente dell’istituzione con sede a Washington, Christine Lagarde, ha avuto parole d’apprezzamento per il prossimo ingresso della Russia nell’organizzazione mondiale del commercio, che dovrebbe finalizzarsi entro il 15 dicembre, definenolo un “messaggio molto vibrante e significativo”.
Inoltre, “se la Russia risponde in pieno ai requisiti del Wto” vorrà dire che non ci potranno essere “grandi obiezioni su altri livelli”. Un passo avanti la cui imprtanza è evidente sia “dal punto di vista economico che anche politico”.