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Russia nel caos, Prigozhin contro Mosca: “Presa Rostov”. Putin minaccia: “Pugnalati alle spalle, punire i traditori”

FIRSTonline

“C’eravamo tanto amati” ma ora è guerra aperta tra la Wagner, gruppo di mercenari guidato da Yevgeny Prigozhin e il Cremlino.

La rottura definitiva è avvenuta nella sera del 23 giugno quando il leader dei mercenari ha accusato il Ministero della Difesa russo di aver lanciato attacchi contro una base del gruppo Wagner promettendo di “occuparsi di coloro che distruggono i soldati russi”. Il Servizio di sicurezza federale russo (FSB), ha, così aperto un procedimento penale contro Prigozhin per insurrezione armata chiedendone l’immediato arresto.

Prigozhin si ribella e occupa Rostov

Prigozhin, ha, così, marciato verso Rostov definendola la sua una “marcia della giustizia, non un colpo di stato” e affermando di voler andare fino in fondo nonostante gli appelli a fermarsi. L’obiettivo dichiarato di Prigozhin è “rovesciare la leadership militare russa” a Mosca. Il leader della Wagner ha affermato di essere giunto nelle prime ore della mattina al quartier generale dell’esercito russo a Rostov (luogo chiave per la guerra in Ucraina) e di aver preso il controllo di siti militari, compreso un aeroporto. “Siamo al quartier generale, sono le 07:30. i siti militari di Rostov sono sotto controllo, compreso l’aeroporto” – ha dichiarato il Prigozhin su Telegram. “È stata persa un’enorme quantità di territorio. Il numero di soldati uccisi è di tre, quattro volte di più di quanto si legge nei documenti mostrati ai vertici”, ha dichiarato il leader Wagner affermando anche che il capo di Stato Maggiore russo Valery Gerasimov “è scappato da qui quando ha scoperto che ci stavamo avvicinando all’edificio”.

Prigozhin: “Marcia su Mosca senza incontro con Shoigu”

Prigozhin ha minacciato di prendere misure drastiche se il ministro della Difesa Sergei Shoigu e il capo di Stato Maggiore Valery Gerasimov non lo incontreranno. Ha affermato che, se i suoi incontri non si verificheranno, bloccherà la città di Rostov e marcerà direttamente su Mosca: “Siamo arrivati qui, vogliamo vedere il capo di Stato Maggiore e Shoigu. Se non vengono, bloccheremo la città di Rostov e ci dirigeremo verso Mosca”, ha detto Yevgeny Prigozhin in un messaggio audio :”Tutti noi siamo pronti a morire. Tutti i 25.000, e poi altri 25.000. Stiamo morendo per il popolo russo”.

Il capo della Wagner accusa Shoigu di ingannare il presidente Vladimir Putin e il popolo russo riguardo alla situazione in Ucraina. Prigozhin ha affermato che l’esercito russo si sta ritirando e che le forze armate ucraine stanno avanzando, contraddicendo le dichiarazioni del ministro della Difesa: “L’esercito russo si sta ritirando nelle aree di Zaporizhzhia e Kherson, le forze armate ucraine stanno spingendo, ci stiamo lavando con il sangue”.

Ministero della Difesa: “Prigozhin vi ha ingannato”

Il Ministero della Difesa russo ha dichiarato che i militari del gruppo Wagner sono stati ingannati e coinvolti in un’avventura criminale guidata da Yevgeny Prigozhin, assicurando l’incolumità a coloro che si dissocieranno. “Siete stati ingannati nell’avventura criminale di Prigozhin e nella partecipazione a una ribellione armata. Vi chiediamo di mostrare prudenza e di mettervi in contatto con i rappresentanti del ministero della Difesa russo o delle forze dell’ordine il prima possibile. Garantiamo la sicurezza di tutti” ha dichiarato il ministero in una nota rivolta ai gruppo di mercenari.

Il generale dell’esercito Vladimir Alekseev, primo vice capo del Gru (l’intelligence militare russa) ha definito “un colpo di Stato e una pugnalata alle spalle del Paese e del presidente” la decisione di Prigozhin. “Solo il presidente – dice il generale rivolgendosi ai Wagner – può nominare il più alto personale di comando delle forze armate e tu stai cercando di invadere il suo potere. Questo è un colpo di stato”. “Tutte le informazioni diffuse sui social network per conto di Prigozhin sugli attacchi missilistici e con bombe presumibilmente inflitti dal ministero della Difesa russo alle unita’ di retroguardia della Wagner sono false, sono una provocazione”, ha aggiunto il centro di pubbliche relazioni dell’FSB.

Intanto il governatore della regione di Rostov, Vasily Golubev, ha dichiarato di fare il possibile per garantire la sicurezza nella regione: “La situazione attuale richiede la massima concentrazione di tutte le forze per mantenere l’ordine. Le forze dell’ordine stanno facendo tutto il necessario per garantire la sicurezza dei residenti della regione” ha scritto il governatore russo chiedendo a tutti di mantenere la calma e di non uscire di casa se non necessario.

Secondo il canale Telegram Sota (testata russa, vicina all’opposizione e fuorilegge in Russia), intanto, il generale Gerasimov, avrebbe dato l’ordine di aprire il fuoco aereo sui convogli del gruppo Wagner, anche se mescolati a veicoli civili. I piloti dell’aviazione russa si sarebbero però rifiutati di eseguire l’ordine.

In atto misure di antiterrorismo, chiusa la Piazza Rossa a Mosca

In tutto il territorio russo sono state attivate misure di antiterrorismo. A causa degli eventi in corso, la Piazza Rossa e il Mausoleo di Lenin a Mosca saranno chiusi ai visitatori. “In relazione alle informazioni che giungono a Mosca, si stanno adottando misure antiterrorismo con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza”, ha detto il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin. Sono stati avvistati veicoli blindati per le strade della capitale, mentre le truppe antisommossa OMON sono in stato di allerta. Le autorità statali e le strutture di trasporto sono state poste sotto elevata protezione.

Regime di antiterrorismo è stato istituito nella regione russa di Voronezh, che confina con l’Ucraina. L’annuncio è stato fatto dal Comitato nazionale anti-terrorismo. Secondo quanto riportato da Reuters, a Voronezh i mercenari della milizia Wagner hanno preso il controllo di obiettivi militari.

Secondo la stampa russa, forze di sicurezza russe, hanno circondato e fatto irruzione nel quartier generale della milizia Wagner a San Pietroburgo.

Putin: “Siamo stati pugnalati alle spalle”

“Quello che stiamo affrontando è un tradimento. Gli interessi personali hanno portato al tradimento del nostro Paese e alla causa che le nostre forze armate stanno combattendo. Le persone che adesso combattono sul fronte hanno ricevuto questa pugnalata alle spalle” ha detto il presidente Putin in un discorso alla nazione.

Difenderemo il nostro popolo e il nostro Stato da ogni tradimento interno, interessi personali, ambizioni smisurate” che ha fatto anche un riferimento alla guerra civile del 1917 “Questo colpo è stato dato al popolo russo anche nel 1917 quando combatteva la Prima guerra mondiale, quando la vittoria gli è stata praticamente rubata. La guerra civile, i russi uccidevano altri russi, i fratelli uccidevano altri fratelli. I vari avventurieri politici hanno tratto vantaggio da questa situazione. Noi non permetteremo la ripetizione di una situazione del genere”.

“Quello che stiamo affrontando è un tradimento. Gli interessi personali hanno portato al tradimento del nostro Paese e alla causa che le nostre forze armate stanno combattendo. Sono pronto a tutto per difendere lo Stato“. Putin ha accusato coloro che hanno organizzato la ribellione di tradire la gloria degli eroi della milizia Wagner, non nominando mai direttamente il suo fondatore “Il nome e la gloria degli eroi della Wagner che hanno combattuto nell’operazione militare speciale in Ucraina e hanno dato la vita per l’unità del mondo russo sono stati traditi da coloro che hanno organizzato la ribellione”.

“Tutti coloro che sono andati sulla via del tradimento saranno puniti e saranno ritenuti responsabili. Le forze armate hanno ricevuto gli ordini necessari. Adesso si decide il destino del nostro popolo” ha aggiunto il leader del Cremlino.

Kiev e gli alleati osservano gli eventi

Kiev, in particolare, attende l’evolversi della situazione. “Tutto è appena iniziato in Russia” ha scritto su Twitter Mychajlo Podolyak, consigliere del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Anche l’Occidente osserva da vicino la situazione con gli Usa pronti a consultarsi con i loro alleati e partner per valutare gli sviluppi in corso.

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