Le sanzioni occidentali per la guerra in Ucraina e il recente crollo del prezzo del petrolio potrebbero causare la recessione dell’economia russa nel 2015. È quanto si legge in un comunicato del ministero dell’economia di Mosca in cui si stima un calo del Pil russo dello 0,8% per il prossimo anno. Il dato fornito oggi dalla Russia si scontra con le stime precedenti che vedevano una crescita dell’1,2% per il 2015. Il 2014, invece, dovrebbe chiudersi in positivo con il Pil in aumento dello 0,5%. Una contrazione del Pil russo sarebbe la prima dal 2009 per l’economia del Paese.
“Penso che l’economia russa sia vulnerabile a tre tipi di crisi – ha spiegato il viceministro dell’Economia Alexei Vedev – strutturale, congiunturale e geopolitica”. Dalla Russia si prevede che le sanzioni dureranno fino al 2016 mentre in precedenza si puntava su una loro attenuazione nel corso del prossimo anno. Sul fronte del greggio, il ministero ha abbassato le stime di prezzo medio di un barile nel 2015 a 80 dollari dai precedenti 100.