La Banca centrale della Russia ha alzato a sorpresa il tasso di riferimento sul rublo, all’8%. L’incremento è stato di mezzo punto percentuale. La decisione è stata motivata con le tensioni geopolitiche che stanno accrescendo i rischi inflazionistici.
L’istituto ha spiegato in una nota che “sono aumentati i rischi inflazionistici, anche a causa delle tensioni geopolitiche e dei loro possibili effetti sulla dinamica dei tassi di cambio della valuta nazionale, oltre che delle potenziali modifiche della politica fiscale e tariffaria”.
Il riferimento è alla crisi in Ucraina e alle nuove sanzioni occidentali nei confronti di Mosca. “Se l’elevato rischio inflazionistico persisterà – conclude la nota –, la Banca di Russia continuerà ad aumentare il tasso di riferimento”.