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Russia: entro il 2020 sarà il primo mercato europeo per i consumi e supererà la Germania

Entro il 2020 la Russia potrebbe diventare il primo mercato europeo dei beni di consumo, scavalcando la Germania. E il quarto al mondo, dopo Cina, Stati Uniti e Brasile. La Russia che viene fuori dal rapporto redatto da Shrerbank, istituto finanziario del paese con sede a Mosca, è una Russia  forte e in veloce crescita rispetto agli altri Brics. 

Il rapporto sfata il mito secondo cui l’economia della Russia dipenda unicamente dal settore energetico. E’ vero che petrolio e gas rappresentano i due terzi del mercato azionario russo ma non bisogna omettere che i consumi interni sono pari al 65% dell’economia russa. Secondo Andy Smith, responsabile per la Ricerca di Sberbank, dal 2004 a oggi l’80% dell’aumento del Pil russo è dovuto ai consumi interni nel retail e servizi. Sherbank ha anche lanciato, insieme al rapporto, anche un indice di 24 titoli e un bollettino bimestrale che hanno lo scopo di seguire e fotografare il comportamento dei consumatori russi.

Mosca, con i suoi 82 centri commerciali (alcuni tra i più grandi d’Europa), è diventata “la città dei consumi”. Il motore di questo paese è la classe media che, per peso e potere d’acquisto, in percentuale sul totale della popolazione supera di gran lunga gli altri Brics. Il 55% dei russi ha un reddito di almeno 15mila dollari e rientra nella classe media. Tendenzialmente i russi non hanno mutui perchè la maggior parte di loro ha eredito la propria casa gratuitamente dallo Stato alla fine del regime sovietico. Inoltre la scarsa attitudine dei russi al risparmio (dovuto presumibilmente ai retaggi del regime in cui la mancanza dei prodotti da comprare costringeva al regime forzato) ha posto il paese ai primi posti in Europa per la vendita di auto, cellulari, cosmetici e prodotti di lusso. Senza dimenticare il piccolo particolare che il reddito medio mensile dei russi è in aumento e attualmente supera i mille dollari.

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