In un raro incontro in presenza, una delegazione russa e una ucraina si sono riunite in Qatar per raggiungere un accordo significativo riguardante il futuro di 48 bambini. L’accordo, annunciato da Maria Llova-Belova, commissaria russa per i diritti dell’infanzia e riportato dall’agenzia Ria Novosti, prevede lo scambio di 29 bambini che torneranno in Ucraina e 19 che faranno ritorno in Russia. Questo evento assume una dimensione ancora più significativa alla luce del mandato di arresto emanato nel 2023 dalla Corte penale internazionale nei confronti del presidente russo Vladimir Putin e della stessa Lvova-Belova. La Corte ha sollevato gravi accuse, sostenendo che migliaia di bambini non siano stati semplicemente sfollati a causa dei combattimenti, ma siano stati consapevolmente deportati dalla Russia. Un’accusa ovviamente respinta da Mosca.
Mosca: arrestato il viceministro della Difesa
Mentre si discuteva dell’accordo sui bambini, Mosca ha vissuto momenti di turbolenza interna. Il viceministro della Difesa russo, Timur Ivanov, è stato arrestato non per corruzione, come inizialmente riportato, ma per tradimento, secondo fonti citate dal media indipendente russo iStories. Questo evento ha sollevato interrogativi sulla stabilità interna del governo russo e sulle implicazioni per il conflitto in corso.
Ok dagli Usa agli aiuti, la reazione di Mosca
Dopo mezzo anno di ritardi e dibattiti, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato un pacchetto di aiuti militari da 61 miliardi di dollari per l’Ucraina. Questo gesto, lungamente discusso e ritardato, ha rinvigorito lo spirito delle forze ucraine, le quali hanno riportato importanti successi sul campo di battaglia, includendo la distruzione di difese aeree russe e raffinerie di petrolio.
Tuttavia, il Cremlino ha minimizzato l’impatto di questi aiuti, sostenendo che non cambieranno il corso del conflitto. Allo stesso tempo, l’Unione europea ha confermato il suo impegno verso l’Ucraina, erogando una seconda tranche di finanziamenti per un valore di 1,5 miliardi di euro.
Attacchi e tensioni sul campo di battaglia
Mentre si negoziava sui tavoli diplomatici, sul campo di battaglia si registravano continue violenze. Odessa e la regione di Kherson sono state teatro di attacchi, con cinque bambini feriti secondo l’Unicef. Kharkiv è stata colpita da missili russi, causando danni a edifici residenziali e ferendo sei persone. Anche Odessa è stata nuovamente bersaglio di attacchi missilistici russi, con una donna ferita e circa 30 case sono state danneggiate dall’onda d’urto.
CNel frattempo, la Marcia della Vittoria del 9 maggio è stata annullata in diverse città russe per motivi di sicurezza.