Forza della Siberia. Questo il nome, che è già tutto un programma, del nuovo gasdotto tra Usa e Cina lanciato dal presidente russo, Vladimir Putin, e dal suo omologo cinese, Xi Jinping, in un collegamento video tra Sochi e Pechino. Mentre Cina e Usa litigano sui dazi e la Russia continua a subire le sanzioni dall’Unione Europea si apre un nuovo corridoio che da Mosca si dirige a est, direttamente verso Pechino, rafforzando un asse che potrebbe diventare strategico nel prossimo futuro. Non è un caso infatti che il contratto per “Forza della Siberia” sia stato firmato nel 2014, proprio mentre la crisi tra la Russia e i Paesi occidentali raggiungeva la sua acme sulla scia della questione ucraina.
Il nuovo Gasdotto è stato costruito da Gazprom e China National Petroluem e a regime (nel 2025) sarà in grado di fornire 38 miliardi di metri cubi di gas all’anno, più dell’intero consumo annuale di gas del Brasile. Lungo più di 8mila chilometri (di cui 3mila in Russia e 5.111 in Cina) trasporterà il gas dai centri di produzione di Irkutsk e Yakutia ai consumatori dell’Estremo Oriente russo e quindi in Cina, attraverso la rotta orientale. Non è dato sapere a quale prezzo, dato che le cifre sono state secretate, ma secondo quanto previsto nel contratto firmato 5 anni fa, l’operazione dovrebbe valere 400 miliardi di dollari nei prossimi 30 anni.
“Questo passaggio porta il partenariato strategico russo-cinese nel settore energetico a un livello completamente nuovo e ci avvicina all’obiettivo di un interscambio commerciale di 200 miliardi di dollari entro il 2024″, ha dichiarato Putin dando il via alle forniture.
Il numero uno del Cremlino ha rimarcato il carattere “storico” dell’evento. La Russia è infatti il primo esportatore di gas naturale al mondo. Solo nel 2018 Mosca ha esportato 247 miliardi di metri cubi di gas, 200 dei quali diretti verso l’Europa, Italia compresa (con 22 miliardi di metri cubi). La Cina, dal canto suo, si attesta oggi come principale mercato in espansione per quanto riguarda il gas naturale e tra il 2018 e il 2024, secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia, varrà circa il 40 per cento della crescita globale nel consumo di gas naturale. Da sottolineare che Russia e Cina stanno già trattando per la costruzione di un nuovo gasdotto, “Forza della Siberia 2”. Un’operazione che coinvolgerà nuovamente Gazprom da un lato e the China National Petroleum Corporation (CNPS) dall’altro, allo scopo di servire le aree industriali presenti sulla costa orientale della Cina, ma anche di rafforzare un asse alternativo in grado di dare del filo da torcere alle potenze occidentali.