La Banca centrale russa ha venduto lunedì valute straniere per una cifra equivalente a 11,3 miliardi di dollari, un record, per sostenere il rublo, sottoposto a fortissime pressioni al ribasso a seguito del conflitto ucraino. Lo rivelano le cifre pubblicate oggi dall’istituto centrale.
Lunedì è stata una giornata nera per il rublo, sceso sotto quota 50 per euro e ai minimi dal 2008 per dollaro, sull’onda della notizia che sabato Vladimir Putin aveva ottenuto il via libera del parlamento russo a un intervento armato in Ucraina.
Ieri con l’allentarsi delle tensioni sull’Ucraina la valuta russa ha messo a segno un netto recupero, insieme alla borsa di Mosca.