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Rumors: entro fine anno Finmeccanica cederà Ansaldo Sts e Ansaldo Breda. Volano i titoli in Borsa

Rumors da Piazza Affari: pare che Finmeccanica cederà le sue partecipazioni in Ansaldo Sts (leader mondiale nella costruzioni di treni e linee metropolitane) e Ansaldo Breda (produttrice di treni ad alta velocità, elettrotreni a due piani e convogli per metropolitane), entro fine anno a General Electric. Le quote di partecipazione di Finmeccanica sono attualmente del 40% in Ansaldo Sts, e del 100% in Ansaldo Breda.

Per effetto di questa voce, le quotazioni delle due aziende in Borsa sono letteralmente schizzate: intorno alle 15 la società controllata, Ansaldo Sts, registrava un +24%, mentre la controllante (Finmeccanica) quasi il +17%

Finmeccanica, presieduta da Pier Francesco Guarguaglini, ha anche emesso un comunicato: “la società fornirà ulteriori indicazioni in merito alle sue strategie nel settore dei trasporti a conclusione dell’analisi e delle azioni intraprese con l’obiettivo di consentire un andamento profittevole dell’attività e la massimizzazione del valore per gli azionisti”.

Di certo l’eventuale cessione risolverebbe alcuni dei problemi che al momento pesano su Finmeccanica, soprattutto riguardo alle continue perdite di Ansaldo Breda. Alleggerendosi del suo settore trasporti, Finmeccanica si focalizzerebbe dunque sulle attività dell’aerospazio e delle strumentazioni e apparecchiature per il settore Difesa.

Un’ipotesi che sembra piacere agli operatori, che ora vogliono solo conoscere, in caso di conferma, i termini dell’accordo tra le parti, per valutare quale impatto l’operazione potrebbe avere sul bilancio 2011 di Piazzale Montegrappa e che alternative verranno offerte agli azionisti di minoranza di Ansaldo Sts, per la quale potrebbe profilarsi un’Opa e il successivo delisting del titolo. Visto le performance recenti (alla chiusura di ieri le quotazioni risultavano in calo del 18,5% negli ultimi sei mesi, mentre nonostante lo strappo al rialzo di stamane oscilla resta circa un euro sotto il prezzo di collocamento di 7,80 euro) è probabile che sarebbero molti gli investitori a sentirne la mancanza.

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Categories: Finanza e Mercati