Settimana decisiva per i contribuenti italiani per mettersi in regola con la pace fiscale. Entro martedì 14 dicembre bisognerà saldare le rate 2020-2021 relative alla rottamazione ter e al saldo e stralcio, per coloro che erano in regola con le rate 2019, rimaste in sospeso grazie allo stop deciso per l’emergenza pandemica. Gli incassi della rottamazione sono ancora al centro dei lavori parlamentari sulla manovra, due sono le ipotesi sul tavolo: diluizione dei pagamenti o rottamazione quater (probabilmente vincolata a condizioni di reddito dei beneficiari sul modello dello stralcio dei debiti) anche se per il momento sembrano tutt’altro che attuabili.
La pace fiscale introdotta dal governo Draghi comprendeva due provvedimenti, da un lato la proroga ai termini ultimi di pagamento della rottamazione ter e del saldo e stralcio, ossia la riduzione delle somme dovute per i contribuenti in grave e comprovata difficoltà economica prevedeva oltre alla riduzione degli importi dovuti anche l’azzeramento di sanzioni e interessi di mora. Dall’altra lo stralcio dei debiti iscritti a ruolo, ossia la cancellazione delle cartelle esattoriali che rispondono ad alcuni requisiti: i redditi con un Isee di massimo 30mila euro e con un importo complessivo al lordo delle cartelle esattoriali di massimo 5mila euro, che si è concluso il 31 ottobre e non subirà modifiche o ampliamenti di alcun tipo.
Ma facciamo un passo indietro. La miniproroga di 14 giorni, arrivata con il decreto fiscale, ha rinviato la scadenza dal 30 novembre al 9 dicembre più 5 giorni di tolleranza. Per il 2021 il versamento sarà in un’unica soluzione, senza diluizione, altrimenti si rischia di perdere i benefici delle agevolazioni previste e i versamenti già effettuati saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute. Per il pagamento dovranno essere utilizzati i bollettini riferiti all’originaria scadenza di maggio 2020 contenuti nella “Comunicazione delle somme dovute” già in possesso dei contribuenti o recuperabile sul sito dell’Agenzia delle entrate.
Se da un lato lo stratificarsi di proroghe e sospensioni delle cartelle esattoriali ha contribuito a far respirare i contribuenti italiani nell’anno della pandemia, dall’altro ha appesantito l’appuntamento con il fisco del versamento in un’unica soluzione di ben 12 rate.
È anche vero che ci sono molte spinte in Parlamento per riaprire il dibatto sulla possibilità di una nuova pace fiscale, in sede di approvazione della Legge di Bilancio, che potrebbe trovare spazio l’ipotesi di una proroga lunga della scadenza per i versamenti relativi alle rate delle cartelle. In ogni caso, si tratta di ipotesi e discussioni ancora lontane da una decisione ufficiale.
Il centrodestra punta i piedi su una nuova possibile campagna di rottamazione per i debiti fiscali e tributari o per rinviare ulteriormente le scadenze. Radicale l’idea del leader della Lega Matteo Salvini, che voleva “intervenire anche sulle cartelle di Equitalia per rottamare le troppe cartelle pronte a partire”. Invece Fratelli di Italia chiedeva la proroga fino al termine dello stato di emergenza (prevista per il 31 dicembre). Sebbene gli obiettivi siano condivisi da buona parte dei partiti in campo, si scontrano con la necessità di reperire coperture per ciascuna misura e che si dovranno trovare in manovra e sembra difficile al momento pensare di rintracciare fondi per un provvedimento che andrebbe a pesare troppo sulle casse dello Stato e appesantirebbe le previsioni finanziarie della Legge di Bilancio 2022.
Per errore invece di pagare le rate del 2021 ho pagato quelle del 2022 cosa succede ora perdo il beneficio riguardo la rottamazione ter
io avevo sospeso e ripreso a luglio sono rimasto senza lavoro ed avrei continuato a pagare ma non ho la possibilità di farlo in unica soluzione quindi spero in una dilazione anche breve altrimenti andrò dagli usurai, questo mi tocca e grazie al governo
Lavorato una vita come agricoltori, investito con finanziamenti bancari, costruito casa, struttura trasformazione, le politiche agricole ci hanno condannati al fallimento, strozzati dai debiti e con la vergogna di essere stati fessi onesti miopi lavoratori. Ci vergognamo nei confronti di chi ci conosce.
Il solco tra ricchi e poveri e tra paracula ti statali e dipendenti privati e lavoratori autonomi aumenta. Pensate quante case andranno all’asta e verranno acquistate con pochi soldi dai ricchi lasciando nella merda chi magari ha già pagato x anni il mutuo . Meditate gente, meditate.
Solite cose all italiana … Un po’ di buon senso suggerirebbe di dividere l importo…. Che senso ha rateizzare per poi dover pagare 4 rate in unica soluzione ???
Uno schifo siamo in stato di emergenza ma state facendo pagare tutte le rate della rottamazione che schifo ma i partiti dove siete. W poi vi lamentate che le imprese scappano siete vampiri legalizati
Tranquillo, gli elettori del PD li voteranno ad occhi chiusi, soprattutto pensionati e statali. A loro lo stato ha salvato la vita col lockdown, lo Smart working e i vaccini. Non hanno perso un centesimo, anzi hanno risparmiato!