X

Rottamazione cartelle, scadenza in arrivo: ecco cosa c’è da sapere

Per chi ha aderito alla rottamazione delle cartelle esattoriali, si avvicina la scadenza entro cui versare al Fisco le somme dovute. La legge consente di pagare in un’unica soluzione oppure a rate (da una fino a un massimo di 5), ma la data da ricordare è sempre la stessa: il 31 luglio 2017, ultimo giorno per versare l’intero importo o la prima rata.

I contribuenti che hanno aderito alla rottamazione hanno ricevuto i bollettini delle rate scelte al momento della compilazione del Modulo DA1. Su ogni bollettino sono indicati l’importo, la scadenza del pagamento e il codice RAV.

LE RISPOSTE DEL FISCO A PORTATA DI CLIC

Intanto, prende il via un nuovo servizio web di Agenzia delle entrate-Riscossione per richiedere online la copia della comunicazione inviata ai contribuenti in risposta alla richiesta di rottamazione delle cartelle. La copia della comunicazione era già disponibile dal 16 giugno nell’area riservata, ma adesso è disponibile anche in area pubblica del sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it, senza quindi necessità di inserire pin e password.

È sufficiente, infatti, compilare il form “Richiesta comunicazione” presente nella sezione del sito dedicata alla Definizione agevolata. Basta inserire il proprio codice fiscale, allegare la documentazione necessaria al riconoscimento e indicare la casella e-mail dove si desidera ricevere la comunicazione. La richiesta della comunicazione nell’area pubblica del portale è un nuovo servizio per consentire ai contribuenti di avere in modo agevole tutte le informazioni utili per il primo (o unico) pagamento.

COSA SI PAGA?

In generale, la rottamazione delle cartelle prevede che chi ha aderito paghi l’importo residuo delle somme inizialmente richieste dal Fisco, ma non le sanzioni né gli interessi di mora. Sulle multe stradali, invece, non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.

COME SI PAGA?

I canali di pagamento sono diversi:

– Sportelli bancomat degli istituti di credito che hanno aderito ai servizi di pagamento CBILL del Consorzio CBI (Customer to Business Interaction).

– Domiciliazione bancaria (ma attenzione: per aderire al servizio di addebito diretto su conto corrente è necessario che la richiesta sia presentata alla banca del titolare del conto almeno 20 giorni prima della scadenza della rata).

– Sportelli bancari.

– Internet banking.

– Uffici postali.

– Tabaccai convenzionati con Banca 5 SpA, tramite i circuiti Sisal e Lottomatica.

– Il portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it tramite PagoPa l’App Equiclick tramite PagoPa.

– Uno dei 200 sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione.

COME FUNZIONANO LE RATE?

La legge consente di pagare in un’unica soluzione oppure a rate (da una a cinque). Nel secondo caso il 70% del dovuto dovrà essere versato nel 2017 e il restante 30% l’anno prossimo.

Chi non paga una rata o lo fa in ritardo perde i benefici previsti dalla rottamazione delle cartelle. In questi casi, perciò, il Fisco riprenderà le normali attività di riscossione, ovviamente scalando dal debito complessivo le eventuali rate già versate dal contribuente.

Related Post
Categories: Tasse